Tutta colpa dello zaino? A dire il vero…non è proprio così!
a cura di Valentina Boscolo Sassariolo, fisioterapista, San Bellino
Un argomento fortemente soggetto a riflessioni, soprattutto da parte dei genitori riguarda lo zaino scolastico: tipo, modalità di trasporto, peso.
Spesso gli si attribuisce l’ insorgere di mal di schiena in giovane età.
Le domande piu frequenti che mi vengono poste sono:
“Come deve essere lo zaino?”
“È meglio se acquisto un modello che si possa utilizzare come un trolley?”
“Esiste un modello universale migliore di altri?”
“Mio figlio ha mal di schiena ..la causa è lo zaino pesante che porta a scuola tutti i giorni??”
“Mio figlio ha iniziato ad assumere posizioni inguardabili e scorrette..è sicuramente colpa dello zaino strapieno di libri??”
Personalmente mi sento di esporvi con semplicità quello che si dice attualmente nella comunità scientifica
Negli ultimi anni gli esperti sono sempre più concordi nello stabilire che le prove che indagano sull’associazione tra peso dello zainetto o altre caratteristiche dello zainetto e il rischio di mal di schiena sono inconcludenti.
Ciò vuol dire che le evidenze scientifiche fanno crollare la logica naturale di associazione che ogni genitore fa.
Imputare unicamente al peso dello zaino l’ insorgere dei problemi alla schiena anche in giovane età è eccessivo.
Le linee guida sostengono che il peso dello zaino trasportato non deve superare il 10% – 15% del peso corporeo, in realtà spesso il peso trasportato è oggettivamente eccessivo e superiore : dal 22 al 27% del proprio peso corporeo.
Se lo zaino è molto pesante e viene trasportato per tratti di strada non brevi , come ad esempio per 20 minuti di cammino o indossato in modo sbagliato, cioè su un solo lato, si possono presentare dolori muscolari alla spalla o alla schiena ma azzerabili con la rimozione dello zaino ed evitabili seguendo determinati accorgimenti.
La letteratura scientifica sostiene che non ci sono prove sufficienti che il peso relativo della cartella da solo sia un fattore predittivo per il mal di schiena.
Di certo non si creano danni strutturali, come la scoliosi o altre deformità della colonna vertebrale.
L’aspetto determinante su cui porre attenzione è rappresentato dalle ore di movimento e di attività sportiva eseguita dai nostri ragazzi: se abbiamo un soggetto, un ragazzo con buon tono muscolare il rischio di incorrere in dolori anche solo momentanei si riduce notevolmente.
Lo stile di vita perciò riveste un ruolo fondamentale: muoversi e fare sport (non necessariamente agonistico) è indispensabile.
La letteratura scientifica recente ribadisce spesso il concetto di prevenzione attraverso l’ educazione sia a casa che nelle scuole di una corretta gestione dello zaino abbinata alla promozione di un corretto stile di vita attivo che contrasta la sedenterità.
Dunque cosa valida è suggerire o meglio EDUCARE i bambini e i ragazzi ad avere preziosi accorgimenti nel modo di portare la cartella o lo zaino.
MA QUALI SONO GLI ACCORGIMENTI GIUSTI??
Innanzitutto non sempre lo zaino tipo trolley è migliore del “vecchio” modello, basti pensare che se si devono fare le scale e non c’ è un ascensore diventa molto scomodo e fastidioso per l’ uso continuo e ripetuto di una sola spalla per il trasporto, perciò tanto meglio sostenerlo con due solide bretelle.
Inoltre affinchè ci sia una ottimale distribuzione del carico è bene:
• Utilizzare entrambe le bretelle
• Regolare la lunghezza delle bretelle in modo tale che la base dello zaino non cada sotto il sedere
• Lo schienale deve essere ben aderente alla schiena
• Uso di una cintura di fissaggio sull’ addome
• Aiutarsi con un valido appoggio come un tavolo evitando di sollevare lo zaino da terra facendo uno sforzo inutile.
• Controllare che all’ interno siano distribuiti adeguatamente i libri: alcuni zaini ad esempio dispongono di un organizzazione interna a scomparti, apribili o meno con l’ uso di cerniere a seconda della quantità di libri e quaderni da inserire, così il materiale all’ interno dello zaino rimane compatto.
E magari perché non fare tutto ciò proprio assieme a vostro figlio e usando uno specchio cosichè possa osservare e provare su di se che questi semplici accorgimenti possono fare la differenza.
Quindi a tutte le domande inizialmente poste la risposta la si trova in realtà ponendoci delle altre domande :
“ quanta attività fisica fa nostro figlio?”
“quante volte corre o si muove in una giornata? Oppure non appena rientra a casa rimane ore e ore e ancora ore sul divano o sulla sedia azzerando lo stimolo fondamentale sul suo sistema muscoloschletrico?”
“c è una corretta gestione dello zaino o viene utilizzato come capita al momento?”
Concludendo possiamo dire che l’ unione di cultura del movimento e corretto uso dello zaino siano l’arma vincente nella prevenzione delle patologie muscolo scheletriche in bambini e adolescenti.
BIBLIOGRAFIA
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