A scuola si impara che: la differenziata fa la differenza
La sensibilità ambientale dei più piccoli è più grande di quella dei “grandi”, anche per una maggiore capacità di comprendere l’importanza delle buone abitudini ed il valore dei piccoli gesti. È per questo che, anche quest’anno, Ecoambiente, la società completamente pubblica, di gestione dei rifiuti dei 50 Comuni polesani, torna a scuola.
Il nuovo Consiglio di amministrazione, formato dal presidente Marco Trombini, dall’amministratore delegato Giancarlo Lovisari e dalla consigliera Michela Bacchiega, ha scelto infatti di scommettere nuovamente sul futuro, coinvolgendo gli studenti delle scuole elementari (a Rovigo, da quest’anno, anche delle medie) in un progetto di educazione ambientale, “Ambiente scuola”, incentrato sul valore della raccolta differenziata.
Separare i rifiuti, ridurre gli sprechi e l’uso della plastica, sono piccoli gesti, appunto, ma che possono davvero essere preziosi. Per le sorti globali del pianeta in cui viviamo e per la nostra salute, ma anche, in fin dei conti, per le nostre tasche visto che una buona raccolta differenziata permette di ridurre i rifiuti non riciclabili e, quindi, i costi di smaltimento.
A LEZIONE DI CONSAPEVOLEZZA
Il progetto didattico di Ecoambiente, completamente gratuito, realizzato in collaborazione con Achab Group, rete nazionale composta da società e professionisti, che si occupa di comunicazione ambientale ed ha realizzato centinaia di campagne e progetti specifici, è rivolto in particolare alle scuole primarie, con priorità a quelle che si trovano nei Comuni che non hanno partecipato ai progetti degli scorsi anni o che hanno una percentuale di raccolta differenziata particolarmente bassa: Ariano Polesine, Canda, Castelnovo Bariano, Corbola, Ficarolo, Giacciano con Baruchella, Loreo, Occhiobello, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Villanova Marchesana (che non ha plessi scolastici, motivo per cui gli incontri si svolgeranno nella scuola elementare di Papozze). A questi si aggiungerà poi il capoluogo Rovigo, con un ulteriore apposito progetto.
“Ambiente scuola” è un’attività di supporto al lavoro degli insegnanti, attraverso laboratori di circa un’ora ciascuno, organizzati secondo le modalità e negli orari concordati con le scuole, guidati da un educatore, appositamente formato.
Gli incontri si articolano in brevi spiegazioni accompagnate da attività e giochi per rafforzare i concetti che verranno illustrati. Cos’è un rifiuto? Quanti rifiuti produciamo? Dove vanno a finire? Come si possono ridurre gli sprechi? Cosa succede se butto in terra un sacchetto vuoto? È a domande come queste che verrà offerta una risposta, in modo semplice, chiaro e divertente. L’obiettivo è quello di aumentare le conoscenze di bambini e ragazzi e sensibilizzarli, in particolare, su tutte le tematiche legate alla sostenibilità ambientale, al concetto di rifiuto, alle tipologie di raccolta e smaltimento, alla corretta modalità di raccolta differenziata, al ciclo naturale e artificiale, all’importanza della collaborazione di tutti per ottenere buoni risultati.
Quest’anno, poi, sarà trattato in modo approfondito anche l’argomento “plastica”.
PLASTIC FREE
La plastica, infatti, è un materiate tanto utile quanto estremamente diffuso, ma la cui sovrabbondanza sta producendo un impatto pericoloso anche per la salute, come testimoniano le numerose ricerche scientifiche sulle enormi quantità di microplastiche presenti nei fiumi e nei mari, che poi finiscono per entrare nel ciclo alimentare degli organismi viventi con gravi conseguenze.
Solo il Po, come evidenziato da un recente studio, riversa in mare ogni secondo oltre 11mila frammenti di plastica di dimensione media intorno ai 5 millimetri e dal peso medio di 11 milligrammi. Questo significa una quantità di microplastica di 11,16 tonnellate al giorno
Per questo, negli incontri verrà approfondita la conoscenza della plastica, il suo potenziale in termini di riciclo e la pericolosità del suo abbandono, saranno stimolate riflessioni sulla quantità prodotta di rifiuti e sarà offerto uno stimolo alla riduzione del consumo dei prodotti in plastica usa e getta, dalle cannucce alle bottigliette, attraverso l’utilizzo di alternative sostenibili.
SCOPO DEL “GIOCO”
La finalità del progetto, che prevede anche una parte ludica e la consegna di materiali divulgativi pensati per “ripassare” quello che viene spiegato durante l’incontro e giocare anche a casa, trasmettendo divertendosi quanto imparato, è quella di educare i bambini e, quindi, le famiglie, a vivere in modo più consapevole ed a praticare la sostenibilità con i piccoli gesti quotidiani.
Una buona cultura ambientale, infatti, genera comportamenti virtuosi.
È quindi essenziale far sì che le giovani generazioni comprendano quali sono i problemi legati ai rifiuti, l’importanza di una loro riduzione e il valore di una corretta raccolta differenziata, che richiede comportamenti consapevoli e attenti.
a cura di Ecoambiente
Marco Trombini
presidente della società di gestione dei rifiuti
dei 50 Comuni del Polesine
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