Potente come un’orchestra
Il segreto della potenza
Avete presente la colonna sonora del film Titanic, o quella dei Pirati dei Caraibi o ancora de Il Signore degli Anelli? In tutti questi casi, e potrei citarne molti altri, si tratta di musica estremamente coinvolgente e che dà forza alle immagini. Il segreto di questa potenza sonora sta certamente nella bellezza della musica ma anche nella forza di chi la esegue e cioè l’Orchestra Sinfonica.
Cos’è l’orchestra Ma cos’è l’orchestra e perché si utilizza proprio questa parola per indicare un gruppo tanto numeroso di strumenti che suonano assieme? Andiamo per ordine. La parola orchestra deriva dal greco ὀρχήστρα (in latino orchestra), e dal verbo ὀρχέομαι «danzare». Nell’antico teatro greco e romano, la parola orchestra indicava lo spazio semicircolare tra la scena e le gradinate ed era lo spazio destinato appunto alle danze del coro. Nel teatro moderno è invece la parte terminale della platea, sotto il palcoscenico, occupata dai musicisti. Ma la parola orchestra non sta ad indicare solo uno spazio, bensì quel complesso degli strumenti musicali, ad arco, a fiato e a percussione e per estensione con i loro esecutori. La prima orchestra stabile fu formata intorno al 1720 presso il palazzo dell’elettore (cioè il governatore) di Mannheim, in Germania. Da allora molti altri governanti europei fondarono le proprie orchestre. Nei secoli il numero degli strumenti è cresciuto fino alla composizione attuale, che può raggiungere anche i cento elementi.
Gli strumenti Gli strumenti sono divisi in famiglie. La più grande e la più importante numericamente è quella degli archi ( violino, viola, violoncello e contrabbasso). Poi la famiglia dei legni (detti anche strumentini): oboe, clarinetto, flauto e fagotto e più recentemente il sassofono. Sempre a fiato, ma costruiti con altro materiale, sono gli ottoni (tromba, trombone, corno, bassotuba). A completare l’orchestra è la famiglia delle percussioni: questa sezione raccoglie gli strumenti più diversi per forma e tipo, ma tutti uniti dal principio che per creare un suono vanno colpiti/ percossi. Altri strumenti che possiamo trovare occasionalmente in orchestra sono: l’arpa, il pianoforte, il clavicembalo, l’organo e, talvolta, le voci umane utilizzate come solisti o come coro. A volte, in ogni famiglia, appaiono degli strumenti speciali, speciali nel senso che sono utilizzati per ottenere particolari effetti (ad esempio il clarinetto basso, il controfagotto, il corno inglese, l’ottavino ecc.)
Lo sapevate che… Ludwig Van Beethoven negli ultimi anni della sua vita, malato e solo, decise di affidare ad una grande orchestra con l’aggiunta delle voci, il suo testamento musicale e spirituale: si tratta della Sinfonia n°9 detta Corale. È una delle opere più note ed eseguite di tutto il repertorio classico ed è considerata uno dei grandi capolavori della musica occidentale e simbolo universale di unità e fratellanza tra gli uomini.
Il potere educativo dell’Orchestra Il grande poeta portoghese J.Saramago scrive: “La vita è un’orchestra che suona sempre, intonata, stonata”. Paragona la vita dell’uomo ad un’orchestra. Quest’ultima riesce bene quando tutti i suoi strumenti trovano tra loro armonia ed equilibrio. Funziona proprio come dovrebbe funzionare una società umana, dove ogni individuo, oltre ad avere un suo specifico ruolo, è sempre in relazione agli altri. Lo sanno benissimo quelli della Simon Bolivar Orchestra Sinfonica del Venezuela, un vero e proprio esercito di bambini e ragazzi di ogni età. Fu fondata nel 1975 da un’idea visionaria di José Antonio Abreu, nipote del musicista italiano Antonio Anselmi Viberti, con lo scopo di togliere dalla strada i bambini più sfortunati e poveri del Venezuela attraverso la pratica musicale. La sperimentazione ha avuto enorme successo ed è stata adottata come SISTEMA orgoglio dell’intero Paese, e oggi come ieri, serve a motivare, far crescere e dare un’opportunità di riscatto a intere generazioni di giovanissimi. Centinaia le orchestre coinvolte, migliaia i giovani musicisti, illustri le collaborazioni che possono vantare (uno su tutti, il maestro Abbado), incredibile il risultato a livello artistico e sociale: l’arte è diventata cosa di tutti e per tutti e si è rivelata importantissimo mezzo di diffusione culturale e strumento utile al processo di integrazione nella società.
a cura di Francesco Toso
Baritono e docente di canto