Self Help dal pediatra di famiglia
Fin dalla sua nascita la pediatria di famiglia ha maturato una forte propensione ed esperienza nel rispondere ai bisogni assistenziali dei propri pazienti e alle mutate condizioni sociali ed economiche della popolazione.
Alcuni degli elementi che dalla sua nascita a tutt’oggi hanno contribuito ad una sempre più personalizzata presa in carico del bambino sono stati:
• Organizzazione dell’attività ambulatoriale, aspetto fortemente innovativo per la medicina territoriale: visite su appuntamento, collaboratrice di studio, informatizzazione.
• Progresso tecnologico: la ricerca ha ideato facili e rapide procedure diagnostiche eseguibili in ambulatorio, che fino a ieri erano eseguibili solo in laboratorio.
Mi sembra doveroso sottolineare quanto sia importante eseguire e correttamente interpretare i risultati forniti dal self help in quanto consente al bambino, anche se affetto da una patologia non lieve, di raggiungere la guarigione conducendo una vita serena con la propria famiglia e nel proprio ambiente di gioco o scolastico.
D’altro canto determina una riduzione dei ricoveri per patologie acute (febbri di origine indeterminata, infezioni delle vie urinarie, bronchioliti, broncopolmoniti) e croniche (asma) come pure una riduzione delle assenze scolastiche e dei giorni di lavoro persi dai genitori.
Questo risultato si deve alla vocazione della pediatria di famiglia che si orienta sempre più verso l’assistenza territoriale: in questa ottica si inserisce il self help nell’ambulatorio del pediatra di famiglia.
Test rapido per lo streptococco beta emolitico di gruppo A
Questo test permette di evidenziare la causa batterica della faringotonsillite, lo streptococco beta emolitico di gruppo A è l’ agente patogeno più frequentemente coinvolto. Si esegue, su bambino correttamente immobilizzato da un genitore, strofinando il tampone con una certa energia su entrambe le tonsille e sulla parete posteriore del faringe. Il campione così prelevato segue alcuni passaggi con dei reagenti in provetta e viene poi seminato su una striscia reattiva, nell’arco di cinque minuti si ottiene la risposta: una lineetta test negativo, due lineette test positivo. La giustificazione del ricorso a questo test sta nel fatto che la clinica non è sempre da sola dirimente. La diagnosi precoce dell’eziologia batterica permette di raggiungere la guarigione in tempi più rapidi, previene l’insorgenza della malattia reumatica, previene le complicanze locali e soprattutto indica quando è corretto prescrivere la terapia antibiotica in corso di faringotonsillite.
Esame delle urine con Multistick Questo esame può essere effettuato per avvalorare molte ipotesi diagnostiche, ma l’indicazione e il ricorso più frequente allo stick delle urine è il sospetto di infezione delle vie urinarie. L’ esame delle urine con lo stick (striscia reattiva costituita da un supporto di plastica sul quale sono fissati reagenti enzimatici che reagiscono una volta a contatto con i componenti urinari) va eseguito preferibilmente su urine appena emesse, una volta ottenuto il campione si immerge lo stick nell’urina e la lettura si effettua dopo due minuti. Il test fornisce indicazioni utili per il riconoscimento delle infezioni delle vie urinarie (nitriti e leucociti), per la valutazione della funzionalità renale (peso specifico), per evidenziare la presenza di glucosio e di sangue, presente sia nelle infezioni che nelle infiammazioni di origine non infettiva dei reni. L’ esame delle urine è pure utile nella diagnosi di alcune sintomatologie tipiche dell’ apparato gastrointestinale (chetoni, urobilinogeno)
Test rapido per la PCR (Proteina C Reattiva) La PCR è una proteina prodotta dal fegato come risposta ad antigeni presenti nella parete cellulare di molti agenti patogeni che infettano il nostro organismo. La condizione che più frequentemente induce il pediatra al suo dosaggio è il lattante di 3-4 mesi o un bambino di età inferiore ai 3 anni, fortemente febbrile da almeno 12 ore, che non presenti alcuna sintomatologia e che la visita non abbia indirizzato verso una diagnosi certa. Il dosaggio della PCR si effettua utilizzando una sola goccia di sangue, ottenuta per mezzo di un pungi dito fornito di lancette indolori, prelevata con un capillare e analizzata con un apparecchio che in tre minuti fornisce il risultato. Un elevato dosaggio della PCR è un sicuro indicatore dell’ origine batterica dell’ infezione in atto e orienta il pediatra ad iniziare tempestivamente una corretta terapia antibiotica. Essendo un esame volto a identificare la causa batterica delle forme febbrili è pure utile per discriminare le infezioni batteriche delle medie e basse vie respiratorie, può pure essere di ausilio nella diagnosi di infezione delle vie urinarie, qualora lo stick da solo non fornisse indicazioni certe.
Ossimetria.
è un esame che consente di verificare la saturazione (la concentrazione) di ossigeno nel sangue arterioso circolante.
Si effettua come illustrato: una sonda fornita di luce led trans illumina un polpastrello di un dito e fornisce dopo pochi secondi frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno del sangue. Si tratta di un esame molto importante dato l’elevato numero di bambini che afferiscono nei nostri ambulatori soprattutto nei mesi invernali e che sono affetti da infezioni delle basse vie respiratorie, bronchiti asmatiformi, bronchioliti e asma bronchiale. Questo esame è un indice sensibile della guarigione di queste malattie, come pure può essere un chiaro indicatore al ricovero (saturazione < 92%).
Otoscopia pneumatica. L’otoscopia è l’esame con il quale si visualizza la membrana timpanica e al quale si ricorre ogni qualvolta un nostro piccolo paziente lamenti mal d’orecchi, effusione di fluidi dal CUE o ipoacusia (riduzione di udito). L’otoscopia permette di mettere in evidenza il colorito, la lucentezza e varie altre caratteristiche della membrana del timpano ma queste prese da sole non sono sufficienti per identificare la causa batterica di un ‘otite. Per consentire una diagnosi più accurata viene in aiuto l’otoscopia pneumatica, al classico otoscopio viene raccordato un insufflatore a palla, in tal modo è possibile anche apprezzare in diretta la mobilità della membrana che risulta ridotta in caso di infiammazioni di origine batterica, per la quale si renderà necessaria la prescrizione di terapia antibiotica.
a cura del Dottor
Roberto Girardi
Pediatra di famiglia
Adria