Le convulsioni febbrili, queste sconosciute

C’è chi le conosce per esperienza familiare, chi le ha solo sentite nominare e chi non le conosce affatto.

Cosa si intende per convulsione?
Quando si parla in generale di convulsione si intende un evento improvviso, acuto, dovuto ad un momentaneo malfunzionamento della corteccia cerebrale, che può dipendere da varie cause e che può interessare tutte le età. La convulsione può essere causata da un trauma, dalla disidratazione, da un’intossicazione o raramente da lesioni cerebrali; in età pediatrica la causa più frequente è sicuramente la febbre.

Quali sono i bambini maggiormente a rischio?
I bambini maggiormente a rischio sono quelli con meno di 6 anni con qualche familiare di primo grado che ha avuto nell’infanzia lo stesso problema, ma cio’ non vuol dire assolutamente che i figli di genitori che hanno avuto le convulsioni febbrili siano per forza predestinati! In tutti i casi, è sempre un evento improvviso e inaspettato per cui è giusto sapere che esiste e come intervenire. Tutte le febbri possono essere la causa della convulsione, ma ci sono dei virus detti “neurotropi” che disturbano particolarmente il sistema nervoso per cui si associano più frequentemente a questi episodi.

Qual’è il periodo più a rischio?
Il periodo più a rischio durante un evento infettivo sono le prime 24 ore di febbre e molto spesso la convulsione si manifesta quando ancora il genitore non si è accorto che la temperatura si è alzata. Inoltre, non è solamente il rialzo febbrile che può causare la convulsione, ma anche la rapida discesa della temperatura corporea.

Come si manifesta?
Nelle forme più frequenti il bimbo si irrigidisce, perde conoscenza, gira gli occhi verso l’alto e presenta dei tremori, ma può capitare anche che diventi tutto “molle” e perda conoscenza, come se fosse uno svenimento. Il bimbo va messo “in sicurezza”, cioè lontano da fonti di pericolo e posizionato su un fianco.

Quanto dura?
Anche se è un evento che sempre spaventa il genitore, soprattutto se è il primo episodio, dobbiamo pensare che nella stragrande maggioranza dei casi si risolve in pochi minuti e il bimbo torna ad essere il nostro bambino di sempre. Per i bambini che hanno avuto un episodio di convulsione febbrile, è opportuno avere a disposizione sempre un farmaco che è in grado di bloccare l’episodio e che va somministrato se la convulsione non dovesse risolversi in 3-4 minuti. Inoltre, questi piccoli pazienti predisposti, dovranno controllare più frequentemente la temperatura quando iniziano un episodio febbrile, in modo da somministrare l’antipiretico appena la febbre comincia a salire (cosa non necessaria nei bambini che non hanno mai avuto le convulsioni). Superata l’età di 6 anni…possiamo rilassarci un po’ perchè il rischio di nuovi episodi diminuisce drasticamente.

Ora sappiamo che…la febbre può causare una convulsione 

  1. chi ha avuto un episodio di convulsione febbrile è più a rischio di averne altri, ma non è detto che ogni febbre causerà una convulsione
  2. non ci sono controindicazioni alle vaccinazioni, anzi li proteggiamo da malattie infettive che potrebbero causare convulsioni
  3. la stragrande maggioranza delle convulsioni durano poco, ma ci sono dei farmaci che possiamo usare per interromperle se durano troppo
  4. quando capita dobbiamo stare più tranquilli possibile e mettere in sicurezza il bimbo
  5. è indicato che il bimbo venga poi visitato da un pediatra per controllare il suo stato generale
  6. dopo i 6 anni diventano rarissime

 

F.Rigon

a cura di
Francesca Rigon
Pediatra Aulss 5
specialista in Neurologia

 

 

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