Nutrire la mente fin da piccoli, fa bene alla salute
Leggere, leggere, leggere
Da educatrice ho sempre saputo che per favorire uno sviluppo armonico del bambino sono necessarie delle stimolazioni appropriate all’età, da mamma mi sono chiesta quale fosse l’attività più indicata per il mio bambino che io potessi condividere con lui, e così ho scoperto che è proprio la lettura e sono semplicemente i libri per bambini con le loro stimolanti evocative meravigliose illustrazioni, con o senza storie da scoprire.
Così è nata la passione Nati per leggere, che mi ha fatto crescere come mamma e come educatrice, che sta accompagnando nella crescita i miei bambini e che, visti i benefici che apporta, mi suggerisce di promuovere tramite specifiche iniziative, come volontaria NPL (Nati per leggere), i benefici della lettura in famiglia. Essa, infatti, è una di quelle buone pratiche che vanno promosse fin da piccoli.
Le ricerche dimostrano che gli interventi attuati dal concepimento e nei primi 1000 giorni sono fondamentali ai fini della salute e del benessere del bambino, con effetti che durano
tutta la vita. Il piacere della lettura coinvolge tutti i sensi.
Noi umani possiamo leggere con la vista, ma apprezzare la lettura con tutti gli altri sensi di cui siamo dotati, che nel neonato, sono super ricettivi. Leggere un libro o cantare è un dono d’amore. Anche se piccolo, il bambino apprezzerà per primo la voce della mamma, a lui nota come il ritmo del suo cuore, già dalla seconda parte della gravidanza, poi imparerà anche a riconoscere la voce di papà.
Tatto e gusto: la pelle del bebè e la sua bocca sono così ricche di ricettori che nei primi mesi di vita sostituiscono la vista nella percezione del mondo circostante fino al suo affinamento. Il bambino deve essere libero di esplorare le prime volte il libro anche con la bocca: esistono i libri da mordere come quelli per il bagnetto e di stoffa e poi quelli pensati per l’evenienza non lontana che il bimbo, anche se invitato a non mangiare il libro, lo morda con gusto, per questo è consigliabile acquistare quelli in materiali atossici, resistenti, stondati, con marchio CE.
E poi l’olfatto… odore di mamma o di papà che leggono un libro al bambino, tenendolo in braccio, mescolato all’odore di carta stampata… arriva dritto al cervello e lo bombarda di mille informazioni da elaborare e registrare! Nel rituale della lettura di un libro i corpi sono vicini, le emozioni sono condivise: voglia di instaurare un rapporto con il proprio bambino da parte del genitore, voglia di coccole e di scoprire cose nuove da parte del bambino.
L’adulto si mette in gioco e offre il suo tempo, sempre più prezioso, e se stesso, non un surrogato, come un video sul cellulare o della tv, per stare, condividere un emozione con il suo cucciolo.
Gli stimoli sonori offerti dalla lettura in famiglia sollecitano delle risposte fisiche e vocali nel bambino, sorrisi, battimani dondolamento, poi arrivano le vocalizzazioni, poi le prime sillabe e infine le parole. Il genitore ha modo di apprezzare il frutto del suo “lavoro”, del suo investimento. Niente arricchisce più della lettura condivisa il bagaglio lessicale del bambino che sarà tanto più ricco in base alla frequenza, alla varietà e alla ricchezza del linguaggio ascoltato.
Quando leggere diventa una routine quotidiana che crea benessere i genitori e il loro bambino possono sintonizzarsi creando un circolo virtuoso che porta benefici a un livello emozionale profondo. Per fare questo si dovrà fare attenzione a eliminare distrazioni, rumori di sottofondo, come tv, radio, cellulare. Dobbiamo esserci, solo noi: genitori e bambini.
La quotidianità di rituali o azioni di attenzione condivisa con la mamma, o con l’adulto di riferimento, porterà il bambino a godere di quello che si chiama attaccamento sicuro e al suo sviluppo armonico. Se abbiamo lavorato bene nei primi mesi, il bambino avrà familiarizzato con l’oggetto libro, grazie al rituale condiviso si predisporrà con piacere a questa attività, vorrà tenere il libro, imparerà a girare le pagine cartonate, amerà stare vicino a noi, leggere le immagini, ascoltare la nostra voce, raccontarci la storia.
Creeremo un legame profondo con lui.
a cura di Laura Contiero, Educatrice