Consigli di lettura per le mamme sotto l’ombrellone
IL BAMBINO E LA MONTAGNA (T. Ekelund), Ponte alle grazie
«Ho imparato che la natura può essere bella e ho imparato che può essere pericolosa». Queste le parole di Ekelund, che suggestionato dalla storia di un bambino di sei anni, Hans Torske, che scomparve nei boschi del sud della Norvegia, parte con suo figlio August, sette anni, per quella stessa catena montuosa.
Un libro che in un’era ipertecnologica e umanamente fredda ci riporta al senso di piccolezza dell’uomo di fronte alla natura e alla sua grandiosità.
LA FINE DEL MONDO E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE (H. Murakami), Einaudi
Ai limiti tra sogno e realtà questa storia di alterna tra due mondi in cui il protagonista compirà un viaggio non solo fisico, ma anche metaforico, dentro e fuori di sé, per arrivare forse all’essenza dell’essere, dell’io interiore.
Un libro per alcuni un po’ lento da affrontare, ma che superate le prime 80 pagine, necessarie per capire l’autore e la sua scrittura, vi travolgerà come l’occhio del ciclone in un mondo fantastico e inquietante, dove di certo troverete qualcosa di voi stessi che non vi aspettavate.
STORIE DI ANIMALI E ALTRE PERSONE DI FAMIGLIA (G. Durrell), Neri Pozza
Torna un compendio di storie ed episodi bizzarri e cosparsi di ironia, ciò per cui Durrell è diventato celebre, a partire da “La mia famiglia e altri animali”. Bizzarre avventure, che non riguardano soltanto gli animali predi- letti.
Una lettura divertente e rinfrescante per i momenti di evasione dalla famiglia, ma perfetto anche per le vacanze con parenti al seguito!
LE COSE DI PRIMA (E. Savarese), Minimum Fax
“Come ha scritto Julian Barnes, soltanto il melodramma riesce ad andare dritto alla meta, e a rammentarci l’essenziale.” Non aspettatevi un libro allegro e scanzonato. Simeone, adolescente costretto in sedia a rotelle da una malattia neurodegenerativa, conosce il suo destino e vive tutta la drammaticità della sua condizione, tra lotte per l’amore, l’indipendenza, e gli enormi contrasti interiori.
Ma per tutte queste intense pagine, non ho potuto fare a meno di sentire un fortissimo senso di speranza, di coraggio e perché no, di testardaggine. Il finale è struggente ma allo stesso tempo, chiuso il libro, sarà difficile non sorridere.
a cura di Gaia Zanzottera, libraia