La stipsi nei bambini
La stipsi è un disordine comunemente riscontrato nei bambini, a volte difficile da riconoscere da parte delle famiglie, ma che influisce in senso negativo sulla qualità di vita dei bambini.
Può interessare oltre il 5% dei bambini sotto i 2 anni di età, e il 2% di quelli di età superiore a 2 anni. La stipsi può presentarsi in forma di evacuazioni poco frequenti e dure, talvolta dolorose, oppure dare segni indiretti, con dolore addominale, gonfiore addominale, tendenza a ridurre l’ alimentazione.. qualche volta addirittura provoca una apparente diarrea, con perdite che sporcano gli indumenti…
In ogni caso, rappresenta un vero disagio per i nostri piccoli,
che li accompagna per tutta la giornata!
Le cause possono essere tantissime. Solo in pochi casi, ci sono delle patologie sottostanti, che il gastroenterologo pediatra ricercherà attentamente. Nella maggior parte dei casi, qualche evento fortuito causa una prima esperienza di evacuazione dolorosa, cui il piccolo reagisce modificando le proprie abitudini, fino ad un vero e proprio evitamento dell’evacuazione.
I cambiamenti nel ritmo di vita possono influenzare la regolarità intestinale: ad esempio il periodo di rinuncia al pannolino, o l’ inizio della scuola elementare, dove bimbi ancora piccoli e non perfettamente autonomi si trovano a gestire le proprie necessità da soli, in un ambiente affollato e con poco tempo tempo a disposizione…
Come accorgerci che il nostro piccolo soffre di stipsi?
Se evacua regolarmente (almeno 3 giorni alla settimana), feci soffici e abbondanti, senza dolore e senza fatica, possiamo stare tranquilli.
Quando devo fare un esempio di regolarità “spensierata” facilmente comprensibile a tutti, paragono la funzione intestinale al pieno di benzina: l’ indicatore del cruscotto dice che è ora di fare rifornimento, si va al distributore, si fanno in poco tempo tutte le procedure necessarie, e si riparte. Le funzioni intestinali non dovrebbero occupare molto spazio nei pensieri di una persona!
E’ meglio sospettare la stipsi, invece, se il nostro bimbo o bimba presenta evacuazioni rare (meno di 3 alla settimana), dure, o molto grandi o molto piccole (palline come caprette), o dolorose; se presenta comportamenti associati allo stimolo evacuativo (ansia, preoccupazione, pianto, fuga, ricerca di modalità peculiari per svolgere la funzione); se presenta dolore addominale frequente, magari peggiorato dall’assunzione di cibo; se sporca involontariamente gli indumenti.
E cosa possiamo fare, da subito, per aiutare i nostri piccoli?
Il vostro Pediatra saprà certo consigliarvi al meglio, ed eventualmente inviarvi a visita specialistica gastroenterologica pediatrica. Gran parte delle soluzioni, però, è già presente a casa vostra: naturalmente un’ alimentazione ricca di fibre, di alimenti genuini e di acqua naturale è di grande aiuto. Qualche volta è difficile, però, garantire un apporto di verdure sufficiente, in bambini molto piccoli…
Un altro aiuto grande viene dall’ insegnare ai nostri piccoli la regolarità, dando loro la possibilità ogni giorno, dopo mangiato, di sedere sul vasino o sul wc in posizione comoda, con attività gradite (giocattoli, libriccini, tablet): in questo modo, lo stimolo evacuativo troverà i bimbi già pronti ad assecondarlo al meglio.
Premiando e festeggiando il buon risultato, creeremo i presupposti perché i piccoli imparino che le funzioni intestinali possono essere gestibili in modo spontaneo e non spiacevole.
a cura della Dott.ssa Cristina MV Marcellino, Gastroenterologa Pediatrica Ospedali di Rovigo,
Adria e Trecenta ULSS 5 Polesana.