Compiti e vacanze!

Compiti per le vacanze: solo se il bimbo è protagonista!

Eccoci arrivati all’estate. E’ tempo di vacanze. Ma anche di compiti?

tabella-copertinaNei miei quindici anni di carriera scolastica ho sempre sostenuto l’importanza di mantenere vivo nei bambini l’interesse per la scuola anche nei periodi di pausa dalle lezioni; questo finché non mi sono trovata anch’io alla prese con i compiti del mio primo figlio e sono iniziati i capricci, le lamentele e le proteste.

Ho avuto così modo di riflettere non tanto sull’utilità del lavoro assegnato a casa che per me (per molti altri docenti e diversi psicologi cognitivi) è indubbio, ma sulle modalità con le quali questi compiti possono essere assegnati.

Il mio lavoro quotidiano si basa sempre oltre che sullo studio e la preparazione sistematica delle attività anche sul confronto con i genitori che hanno il compito, non sempre facile, di seguire il lavoro dei figli a casa. è importante che i bambini a casa possano lavorare autonomamente e che l’esercizio dei compiti non diventi un vincolo per il genitore a trascorrere molto tempo seduto con il proprio figlio a controllare che il lavoro venga svolto, a correggere, ad incalzare.

I compiti per le vacanze devono essere diversi.

I compiti per le vacanze, proprio per il fatto che si svolgono in un periodo di interruzione delle lezioni molto lungo, devono essere totalmente diversi da quelli assegnati durante l’anno.

Molti genitori mi chiedono suggerimenti su alcuni libri di testo che le case editrici propongono per questo periodo dell’anno, altri di poter lasciare il figlio libero di scegliere quali attività svolgere e quali libri di narrativa leggere, altri ancora sostengono che trattandosi di un periodo di vacanza dopo un lungo anno di studio, i figli abbiamo diritto di riposare e, perché no, oziare. Personalmente, cercando di soddisfare le richieste di tutti, in occasione della consegna delle schede di valutazione, suggerisco sempre ai genitori un libro di testo specifico per le vacanze insieme a qualche altra indicazione.

Il libro-diario
L’acquisto del libro non deve mai essere vincolante per la famiglia, anzi invito i genitori a recarsi in cartolibreria insieme al figlio per sfogliare anche le altre proposte e valutare insieme l’eventuale scelta di un testo che trova più accattivante. Cerco di scegliere libri che abbiano un filo conduttore, un personaggio simpatico che guidi il bambino in un viaggio attraverso le diverse materie e gli argomenti studiati durante l’anno, ma anche i diversi paesaggi che tutti gli alunni possono incontrare e visitare con le loro famiglie durante le vacanze.

La grafica deve essere accattivante ma non esageratamente colorata, è importante che ci siano spazi bianchi dove il bambino possa aggiungere pensieri e riflessioni personali o che i disegni siano incompleti e in bianco e nero da riempire di colore nei momenti di relax. E poi filastrocche, indovinelli, rebus, giochi enigmistici. Il libro deve diventare uno strumento nelle mani del bambino col quale osservare il mondo intorno a sé, deve essere leggero, maneggevole e resistente per affrontare gli schizzi d’acqua in spiaggia, per stare in valigia, per essere letto a pancia in giù su un bel prato. Può essere tagliato, piegato, personalizzato con l’aggiunta di piccoli oggetti ricordo dei vari posti visitati.

E a settembre può essere riportato a scuola per condividere con i compagni le esperienze vissute e raccontarsi il lungo periodo trascorso lontani e senza vedersi. Le maestre possono raccogliere il materiale e avviare attività di ascolto reciproco in cerchio e poi in piccoli gruppi. Si può realizzare un piccolo museo dei ricordi delle vacanze da esporre in classe o costruire un grande Lapbook che raccolga le esperienze di tutti.

Protagonista del proprio tempo
Certo, i compiti per le vacanze non prevedono solo attività ludiche o compiti di realtà da realizzare all’aria aperta, ci saranno anche momenti in cui il bambino dovrà sedersi e concentrarsi ed eseguire esercizi di ripasso utili a rinforzare quanto appreso durante l’anno e a tener fresca la memoria e in questo caso entra in gioco il ruolo del genitore. E’ importante che il bambino capisca che i compiti non vanno fatti per accontentare la maestra o per ammortizzare il costo del libro; servono per ricordare quanto si è stati bravi durante l’anno ad imparare tutte quelle cose e quindi a rivederle per non dimenticarle, servono a farci arrivare a scuola con la mente sveglia e pronta ad imparare sempre più, servono anche a non farci annoiare nei momenti di pausa tra un gioco e l’altro. Saranno i genitori ad aiutare i bambini a non spaventarsi di fronte alle tante pagine proposte dal libro.

tabellaNon è indispensabile fare tutto e seguire l’ordine delle pagine.

Si può concordare insieme al figlio una scaletta delle attività da svolgere giorno per giorno, magari scegliendo un paio di pagine per ogni materia. Oppure si può decidere di dedicare un giorno alla settimana solo per una disciplina e quello dopo per un’altra.

Le attività grafiche possono essere alternate agli esercizi di calcolo e scrittura. Le materie di studio potrebbero essere studiate solo con la costruzione di schemi e mappe, magari su un grande cartellone colorato da portare a scuola a settembre. Credo che la cosa importante sia che il bambino capisca che è lui il protagonista del suo tempo ora, che può gestirlo come preferisce. I genitori possono consegnare al bambino un calendario con i tre mesi estivi e lasciare che sia lui a stabilire i tempi di lavoro, quelli di gioco e quelli di riposo.

Non è necessario nessun controllo da parte degli adulti sul lavoro svolto, alla correzione eventualmente penseranno le maestre in una fase di ripasso. Piuttosto si possono scegliere dei momenti di tranquillità in cui sedersi vicini in un posto comodo e sfogliare insieme al proprio figlio le pagine del libro per farsi raccontare le esperienze vissute o per leggere insieme a lui qualche testo.

Ognuno di questi libri letti, sfogliati, colorati, portati in giro diventerà un prezioso ricordo da conservare nel tempo e che parlerà di noi, dei nostri affetti e delle nostre tanto attese vacanze.

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a cura di Cristina Amato, docente scuola primaria

 

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