Una casa di legno, paglia e tanti sogni
Ci vorranno ancora alcuni mesi e poi il sogno di Anna Menon e Andrea Marchetto sarà ultimato.
A Grignano, in fondo alla via che un tempo si chiamava Capolavia, ora è Rodolfo Rossi, sorge – meglio dire – sorgerà la prima casa interamente ecosostenibile del Polesine.
Casa, nido integrato e sede dell’azienda agricola che già produce e vende interamente biologico. Ora ci sono le fondamenta ed una struttura di legno riempita di paglia.
Si, di paglia compressa in ballette, che, una sull’altra, vanno a costituire i muri perimetrali della casa. Anche gli intonaci saranno di calce e argilla cruda. Case del genere nel nord Italia se ne costruiscono da tempo. Hanno diversi vantaggi: il primo è che sono completamente isolanti, conservano cioè il caldo all’interno durante i mesi invernali e mantengono una temperatura fresca d’estate. Ottime per contenere i costi del riscaldamento e della climatizzazione. Il secondo è che sono più elastiche e quindi decisamente antisismiche. Ma non è solo per questo che i due sposi 34 enni di Rovigo hanno optato per una casa ecologica .
“Il nostro progetto – racconta Anna, mentre soddisfatta illustra gli spazi – è anche la nostra filosofia di vita, tutta costruita sul rispetto ambientale, senza estremismi, però. Così – aggiunge – abbiamo scelto di fare dell’agricoltura biologica e della vendita diretta la nostra prima attività, che arricchiremo con il servizio di nido in famiglia”. In via Rodolfo Rossi 66, sorgerà, infatti, il primo asilo in legno e paglia, con orari flessibili, dove tutto sarà in perfetto equilibrio con la natura.
“Si mangeranno i prodotti sani che produciamo, si respirerà in ambienti salubri, rigenerati dalla presenza di tanti alberi intorno E soprattutto, i bimbi che accoglieremo, vivranno in uno spazio sicuro”. “Quando abbiamo scelto di diventare agricoltori – aggiunge – lo abbiamo fatto con un unico desiderio, riappropriarci dei tempi della natura, del rispetto dei suoi cicli.
Siamo convintissimi di quello che facciamo, anche se ne conosciamo le fatiche. I riscontri che abbiamo da parte di chi sceglie le nostre produzioni ci confermano che la strada è giusta.
L’abbiamo già vista realizzare in decine di fattorie e aziende agricole-bio che abbiamo visitato tra l’Austria e la Germania, dove qualche tempo dopo la laurea, ci eravamo trasferiti per cercare la nostra identità professionale. Proprio durante il nostro viaggio di ritorno in bicicletta a Rovigo, abbiamo scoperto che cosa volevamo fare. Un passo alla volta, ci siamo quasi”. Mentre parla, Anna indica le api che sono tornate a volare sui suoi orti.
“E’ un buon segno – dice – nell’agricoltura biologica hanno un ruolo fondamentale”. Poi corre in casa a studiare, si laurea per la seconda volta in Scienze per l’Educazione primaria.