Buone pratiche in gravidanza: perchè l’acido folico?
Dopo la relazione dello scorso numero sull’allattamento materno, continuiamo a ragionare sul programma delle 8 azioni consigliate da Genitoripiù.
Per chi non lo sapesse, Genitoripiù (website@genitoripiu.it ) è un programma della Regione Veneto che vuole diffondere una corretta cultura preventiva sui determinanti di salute più importanti nel primo periodo di vita e volto a superare le disuguaglianze sociali nelle varie etnie presenti nel nostro territorio: ogni neonato ha inserito nel libretto sanitario pediatrico una brochure che illustra le azioni in formato multilingue.
In questo caso ci occuperemo del perchè sia necessario assumere l’ACIDO FOLICO in gravidanza.
L’Acido Folico (detto anche vitamina B9 o folacina) è una vitamina idrosolubile che serve per la sintesi del DNA e per la proliferazione di tutte le cellule, è quindi importantissimo durante lo sviluppo dell’embrione. La carenza materna di acido folico può causare alcune malformazioni fetali.
Le più note sono i difetti del tubo neurale, ovvero quella struttura dell’embrione che andrà a formare il cervello ed il midollo spinale.
Queste malformazioni possono essere talmente gravi da essere incompatibili con la vita (come nel caso dell’assenza dell’encefalo) oppure molto lievi tanto da restare asintomatiche (come nel caso della spina bifida occulta).
L’assunzione di acido folico prima e durante la gravidanza è in grado di prevenire almeno la metà di queste malformazioni. Oltre ai difetti del tubo neurale la carenza materna di acido folico è stata anche associata ad altre malformazioni, in particolare a carico del cuore e del volto (ad esempio labiopalatoschisi).
Inoltre l’assunzione di acido folico aumenta le probabilità di concepire e mantenere la gravidanza stessa.
Quale, quanto e quando assumere acido folico?
I folati si trovano in molti alimenti, in particolare nella frutta e nella verdura fresca. Tuttavia la sola alimentazione non è sempre sufficiente a coprire il fabbisogno quotidiano, pertanto è necessario integrare la dieta con integratori contenenti acido folico.
Vi sono poi alcune situazioni, quali alcune patologie (ad esempio malassorbimento intestinale o familiarità per difetti del tubo neurale) o assunzione di alcuni farmaci (ad esempio anti-epilettici o chemioterapici), in cui il dosaggio dell’acido folico va aumentato fino a 4-5 mg al giorno.
In commercio vi sono molte forme di folati: l’Acido Folico sintetico (es. la Folina), l’Acido Tetraidrofolico levogiro, l’Acido Tetraidrofolico racemico, ecc. Gli integratori specifici comunemente utilizzati in gravidanza o nella donna in età fertile contengono comunque tutti la dose di acido folico raccomandata.
a cura della dott.ssa Silvia Bellonzi, pediatra