Zaino pesante e tanti compiti…
E se lo zaino è troppo pesante?
I nostri bambini delle primarie ma ancora di più delle medie, devono fare i conti con zaini talvolta pieni all’inverosimile! Il peso della cartella non dovrebbe mai superare il 10-15 % del peso corporeo. Oltre questo limite, sarebbe meglio lasciare a casa qualche libro o convincere i nostri bambini ad andare a scuola con il trolley.
Lo sforzo di trasportare uno zaino troppo carico costringe ad un atteggiamento con il busto e la testa incurvati in avanti che può causare dolori alle spalle, al collo, ai fianchi e alle ginocchia e problemi di postura a molti scolari.
• Controllate sempre il contenuto dello zaino, disponete le cose più pesanti in basso e togliete ciò che non serve per quel giorno.
• Lo zaino dovrebbe essere sempre bene aderente alla schiena, con il carico di materiale ben distribuito, costruito di materiale leggero, con bretelle larghe e robuste da indossare sempre su entrambe le spalle.
• Non fate mai indossare lo zaino su una sola spalla! E’ sempre necessaria una ripartizione simmetrica dei carichi che vengono a gravare sulla schiena. L’ unica consolazione è sapere che l’ uso di una cartella troppo pesante non può causare la scoliosi, come temono molti genitori, perché questa è una malattia le cui origini vanno ricercate in ambito genetico.
E se i compiti per casa sono una fatica?
I compiti per casa diventano spesso un terreno di scontro tra genitori e bambini. Ricordate che fare le lezioni per casa rappresenta un momento importante per insegnare al bambino il senso del dovere e per permettergli di testare le proprie capacità. Non potete costringerlo ad amare i compiti per casa ma potete aiutarlo a trovare la giusta concentrazione e motivazione con qualche piccolo espediente.
• Decidete con il bambino un orario da dedicare ai compiti ( e cercate di farlo rispettare!) evitando di scegliere il momento successivo al pranzo che deve essere dedicato al riposo e alla digestione.
• Cercate un luogo tranquillo e ben areato della casa privo di distrazioni (giochi, TV, cellulare, cibo…). • Mostrate interesse per i compiti assegnati e incoraggiate il bambino, dimostrando fiducia nelle sue capacità. Non sgridatelo se sbaglia, non farete che alimentare la sua avversione per la scuola!
• Lasciate che diventi indipendente un po’ per volta ma dimostratevi disponibili a dargli un aiuto quando serve davvero e spronatelo a correggersi negli errori senza sostituirvi a lui. I genitori non devono fare i compiti al posto dei figli: questo non li educa ad impegnarsi, non li aiuta ad imparare e può confondere gli insegnanti sulle capacità reali del bambino!
• Lasciate spazio a piccoli momenti di pausa: l’affaticamento eccessivo crea distrazione ed errori. Un piccolo break ogni tanto aiuterà a restare più concentrati!
• Se il rifiuto verso i compiti per casa è ostinato e il bambino ha grandi difficoltà nel memorizzare le nozioni o a capire concetti anche semplici, parlatene con le maestre ed il pediatra per escludere un reale disturbo dell’apprendimento che potrebbe avere bisogno di un sostegno particolare.
a cura di
Annamaria Zuccolo
Pediatra di Famiglia