Notte di San Lorenzo: curiosità e guida all’osservazione delle stelle cadenti

Cosa c’entra san Lorenzo con le Perseidi?
Perché si esprimono i desideri?
L’evento celeste, osservato per la prima volta nel 36 d.C., cade a ridosso della data in cui si celebra il martirio di San Lorenzo, bruciato vivo su una graticola il 10 agosto del 258 d.C.
Per questa coincidenza temporale, le stelle che cadono nella notte di San Lorenzo rappresenterebbero le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio.
Da qui la credenza popolare secondo cui tutti coloro che ricordano il dolore del Santo guardando le sue “lacrime” potranno veder realizzato un loro desiderio.

Guida per osservare le stelle cadenti e godersi lo spettacolo
1. Cercare un luogo buio
Appostarsi in un luogo lontano da fonti di luce e possibilmente in uno spazio più aperto possibile da ogni lato, perché le meteore possono arrivare da qualunque direzione.
2. Mettersi comodi
L’osservazione è più comoda e piacevole mettendosi sdraiati Il picco è previsto nelle prime ore del mattino, ma già da dopo mezzanotte si dovrebbero vedere numerose stelle cadenti.
3. Non avere fretta
Gli occhi hanno bisogno di un po’ di tempo, fino a mezz’ora, per adattarsi al buio e vedere meglio ciò che accade nell’oscurità del cielo (la cosa migliore, quindi, è essere anche in buona compagnia). Non cedete alla tentazione dello smartphone perché i vostri occhi poi si dovranno riabituare al buio.
4. Guardare in tutte le direzioni
Lasciate correre gli occhi, senza fissarvi su alcuna zona specifica della volta celeste. E’sempre meglio orientarsi verso nord est, dalla cui direzione arrivano le meteore.
5. E se volete fotografare?
Utilizzate un cavalletto e una macchina fotografica Reflex con un ISO molto alto, con apertura massima e breve esposizione.

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