Itinerari tra le sponde del Po in bici o in auto

Prima dell’inizio della scuola, quando le giornate si fanno un po’ meno afose, vale la pena approfittare per un giretto dalle parti del Po. Il fiume in questo periodo offre panorami suggestivi… Per chi vuole, può attrezzare la bicicletta e fare il percorso pedalando.

Ma si assicuri di avere portato dell’acqua e dello spray antizanzare. Andremo insieme alla scoperta di alcuni affascinanti luoghi nei pressi del grande fiume Po.

Ecco la nostra prima proposta Tappa n.1 Ro Ferrarese – Polesella 

La prima tappa la facciamo a Ro Ferrarese, sulla sponda destra del fiume. Ci arriviamo tutti con l’auto e le bici caricate, magari al mattino. Qui parcheggiamo all’ombra del lungo viale costeggiato di pioppi e a piedi proseguiamo verso l’area golenale, seguendo le indicazioni per il Museo galleggiante il Mulino sul Po o per il Lido Vento di Supa.

E’ un’ampia area verde attrezzata di giochi per bambini, bar, ristorante e persino ombrelloni e lettini per chi vuole sostare qualche ora al sole. C’è un ricco punto informazioni gestito dalla Pro loco di Ro, che il sabato e la domenica è sempre aperto con un guida disponibile ad accompagnare i visitatori all’interno del museo.

ruotaSì. Proprio uno di quelli usciti dal romanzo del maestro Riccardo Bacchelli “Il mulino del Po” e a cui la sponda ferrarese ha dedicato persino un parco letterario. Entriamoci! Vi si respira ancora l’odore del grano, la fatica della raccolta, l’attesa e la gioia della macina…
Le pale ora sono azionate ad elettricità, ma un tempo entravano in funzione grazie alla portata delle acque del grande fiume… Proprio qui, su queste sponde, intorno a questi mulini galleggianti, fino alla fine dell’Ottocento si concentrava la vita di intere famiglie.

Dopo la visita, prendiamo un caffè o mangiamo un panino, mentre i bambini giocano all’ombra… e poi si riparte! Per chi non avesse voglia di cavalcare la sua bici per lunghi tratti, questa sponda del fiume offre ricchi e ben segnati percorsi da farsi in tempi diversi per poi tornare nell’area del Vento di Supa e magari fermarsi per una fritturina di pesce al fornitissimo (e pure conveniente) ristorante.

a cura di Micol Andreasi, giornalista

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