Creare bravi cittadini del mondo

Occorrono: un bambino, meglio se in età prescolare, uno strumento musicale, la giusta disciplina e l’ausilio determinante del genitore che desidera creare insieme al figlio la squadra vincente.

Vivere nell’arte, nella bellezza delle cose, coltivare il gusto, le buone maniere, costruire le relazioni con gli altri attraverso l’ascolto, imparare a rispettare le cose e le persone nel bene comune.

Questo farmaco l’aveva già scoperto Schinichi Suzuki (1898-1998) all’inizio del secolo scorso. Era venuto in Europa per apprendere una grande Arte tutta occidentale, ovvero la musica immortale dei grandi classici Vivaldi, Bach, Mozart, Beethoven insegnata da grandi maestri.

Un’ arte che crea benessere all’uomo ma che allo stesso tempo potrebbe cibare l’anima di tanti piccoli bambini di tutto il mondo, e questa fu la sua idea fissa.

Un apprendimento semplice, lo stesso della lingua madre basato sull’ascolto e la ripetizione, poche regole quotidiane che nel tempo daranno vita una vera e propria struttura autosufficiente, consapevole, determinata ma soprattutto pura, integra, aperta e pronta a costruire civiltà.

In tutto questo Rovigo è stata lungimirante, già dalla fine degli anni Novanta quando approda il metodo Suzuki, lo ospita, l’accudisce nel cuore della sua preziosa istituzione, il Conservatorio di Musica, e così attecchisce e cresce con grande fervore. Vent’anni sono passati, ora già possiamo godere dei frutti di tale minuzioso lavoro, grazie all’opportunità offerta da questo metodo e il prezioso lavoro dei docenti specializzati, tanti giovani talenti polesani cavalcano le scene di importanti Concorsi internazionali, dei Teatri e delle sale più prestigiose dove risuona la grande storia di secoli di cultura italiana.

Giovani eroi del nostro tempo, gioiosi e consapevoli pronti a sacrificare il trascorre inesorabile del tempo, per raggiungere la perfezione ma sempre con il sorriso, spinti dalla motivazione, come forza propulsiva che alimenta il desiderio di compiere uno sforzo impegnandosi nel raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

Lo studio di uno strumento contribuisce alla formazione globale dell’individuo offrendo occasione di maturazione logica, espressiva, comunicativa, integrando il modello curricolare con percorsi disciplinari tesi a sviluppare, nei processi evolutivi unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico–operativa, estetico–emotiva e agisce anche su un piano educativo-formativo in quanto richiede costanza, impegno per ottenere risultati, controllo dell’emotività nel suonare in pubblico.

L’idea di creare un’orchestra con ragazzi che si avvicinano al mondo della musica in quanto efficace strumento di integrazione culturale e sociale e come modalità per lo sviluppo delle intelligenze dell’essere umano, è nata dalla forte convinzione che intraprendere un percorso di musica d’insieme, oltre fila-violoncelliad essere gratificante, è nel frattempo altamente formativo. Il maestro Luca Paccagnella dopo un’ esperienza didattica trentennale nei Conservatori di Rovigo (già Direttore) e Milano, fondatore e formatore di orchestre giovanili come l’Orchestra Sinfonica Beethoven, l’ Orchestra e Coro lirico Pietro Mascagni di Padova, l’ Orchestra Giovanile Venezze del Conservatorio di Rovigo e l’ Eroica Giovane Orchestra, ha pensato di creare un gruppo di violoncelli l’ Eroica Cello Ensemble, formato da tutti i suoi studenti provenienti dalla Scuola Suzuki del Veneto offrendo un’ ulteriore opportunità di crescita e sviluppo.

Attraverso lo studio e un’accurata scelta del repertorio che abbraccia ben tre secoli di importanti composizioni musicali da Bach a Morricone, permette a tutti i giovani studenti di sentirsi parte di un vero organismo sociale, un’orchestra che diventa modello di vita, di condivisone, di confronto e di speranza, tutti insieme gli eroi del nostro tempo per l’Arte verso un futuro migliore.

Eroica Cello Ensemble, ha sede a Rovigo, è formata da 25 ragazzi di età compresa tra i 5 ed i 19 anni, molti dei quali vincitori di Concorsi internazionali. Oggi tanti bambini polesani imbracciano uno strumento e lo fanno vibrare con il loro giovane piccolo cuore donando gioia ed emozioni a tutti dai più giovani ai più anziani, resta un grande desiderio far conoscere Rovigo al mondo intero come “La Città delle rose e del violoncello” con l’augurio “Che la Musica possa rendere migliore l’uomo, gli dia pace e la gioia di vivere ”

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a cura di M° Luca Paccagnella violoncellista, direttore d’orchestra e musicologo

 

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