La seconda vita dei rifiuti

Cosa sono i rifiuti?
Diventano rifiuti quegli oggetti o quei materiali di cui decidiamo di disfarci. Facciamo qualche esempio: la lattina di una coca cola, dopo che è stata bevuta; l’imballaggio dell’ultima bambola acquistata; il nylon che ricopre i nostri quaderni; i quaderni consumati; i colori esauriti; il cibo avanzato; i televisori rotti; le lamiere … le plastiche dei nostri giocattoli…

Quanti se ne producono ogni anno nel mondo?
Circa quattro miliardi di tonnellate. Corrispondono a 650 chili per abitante.
Tanti vero?

rifiuti2Il primo produttore al mondo di rifiuti urbani sono gli Stati Uniti, il secondo è l’Europa, il terzo la Cina, la cui popolazione è molto maggiore dei primi due.

In Italia vengono generati ogni anno 32,4 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, 550 chili pro-capite.
Ma dove finiscono tutti questi rifiuti?  In Italia, il 48% del totale finisce in discarica. Il 42% finisce negli impianti di riciclaggio e compostaggio. Il 10% viene usato per la valorizzazione energetica.

Discarica? Impianto di riciclaggio? Risorsa energetica? Ebbene, quando decidiamo di buttare un vecchio oggetto e lo gettiamo in uno dei cassonetti colorati che troviamo ai lati delle nostre strade, magari senza pensarci troppo, stiamo facendo qualcosa dalle molteplici implicazioni. Dal nostro gesto, prende avvio il viaggio del rifiuto o verso la sua fine in discarica o verso la sua nuova vita, possibile dopo il passaggio in un impianto di trasformazione.

Cosa significa differenziare?
1 Raccogliere i nostri rifiuti secondo la loro categoria e consegnarli nell’apposito raccoglitore o cassonetto. 2 Agire in modo consapevole e responsabile nell’interesse del mondo, nel rispetto dell’ambiente.
3 Scegliere di dare anche ai rifiuti una seconda opportunità di vita.

La discarica è un luogo dove vengono raccolti, stoccati e interrati in modo permanente quei rifiuti che sono stati raccolti in modo da non poter più essere riciclati…o quei pochi rifiuti che per loro natura non possono proprio essere riciclati (ma si tratta davvero di una piccola parte).

Gli impianti di riciclaggio sono quei luoghi in cui i rifiuti vengono trasformati in qualcosa da riutilizzare. E’ lì che rinascono a nuova vita. Perché sia possibile, però, devono essere prima differenziati: la carta con la carta, la plastica con la plastica, il vetro con il vetro ecc ecc.

Ogni tipologia di rifiuto è destinata ad un certo impianto di riciclaggio.

Tra questi ci sono anche gli impianti di compostaggio. Qui sono trasformati in compost o concime tutti i rifiuti solidi urbani e gli scarti di produzione agricola e industriale biodegradabili. Gli impianti per la trasformazione in energia rappresentano la frontiera tecnologica più innovativa nella gestione dei rifiuti. E sono anche una bella sfida.

Rispondono a due bisogni del mondo: la disponibilità di energia pulita, alternativa ai derivati dal petrolio tanto inquinanti e la gestione stessa dei rifiuti.

Così i rifiuti possono diventare energia elettrica, bio metanolo, biogas, biomassa ecc. Nel decidere se e dove buttare ciò che non ci serve più, è bene essere attenti e responsabili: c’è molto in gioco!

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