La vera storia di Babbo Natale
Lo sanno tutti i bambini e lo sanno anche gli adulti: Babbo Natale viaggia su una slitta trainata da renne. Viene dal lontano Polo Nord, è un anziano signore con una lunga barba bianca ed un pò sovrappeso.
Ma quanti conoscono la vera storia di Babbo Natale?
In principio era San Nicola, un greco nato intorno al 280 d.C. che divenne vescovo di Mira, una cittadina romana del sud dell’Asia Minore, l’attuale Turchia. Nicola, negli anni delle persecuzioni dei Cristiani, si guadagnò la reputazione di difensore della fede e per questo trascorse molti anni in prigione finché, nel 313, Costantino emanò l’Editto di Milano che autorizzava il culto.
Dopo la morte (avvenuta il 6 di dicembre di un anno imprecisato alla metà del IV secolo), la figura del santo divenne popolarissima in tutta la cristianità, grazie anche ai tanti miracoli che gli furono attribuiti.
Già nel corso del 1200 si diffusero su San Nicola due leggende.
Una raccontava di come Nicola, prima di diventare vescovo, aveva salvato due giovani ragazze dalla prostituzione a cui il loro padre, un ricco caduto in disgrazia, le aveva destinate per riuscire a sopravvivere ai debiti. Il santo, senza farsi vedere, recapitò a casa del disperato padre tre grosse palle d’oro, che permisero di risolvere tutti i problemi economici e alle due sorelle di sposarsi felicemente.
La seconda leggenda raccontava che Nicola un giorno entrò in una locanda il cui proprietario aveva ucciso tre ragazzi, li aveva fatti a pezzi e messi sotto sale, servendone la carne agli ignari avventori. Il santo scoprì il delitto e resuscitò le vittime. Pare che sia stato proprio questo episodio a renderlo patrono dei bambini.
Ma come ha fatto San Nicola a spostarsi al Polo Nord e soprattutto ad essere associato per sempre al Natale?
Per molti secoli il culto di San Nicola che fa regali ai bambini si celebrò il 6 dicembre, come avviene tuttora in diverse zone dell’Italia del Nord, dell’arco alpino e in Germania. La Riforma protestante, a partire dal Cinquecento, abolì il culto dei santi in gran parte dell’Europa del Nord. Si pose allora la questione di come e da chi far portare i doni ai bambini il 6 dicembre? Si decise di attribuire il compito a Gesù Bambino, non la notte del 6 ma nella notte di Natale. Il piccolo Gesù, tuttavia, non sembrava in grado di portare tutti quei regali. Così si pensò di farlo affiancare da aiutanti. Tra questi aiutanti, nel corso degli anni, ve n’era uno che assomigliava davvero tanto all’allegro vecchietto in slitta e a San Nicola. Intanto, gli immigrati nordeuropei in America diffusero la tradizione secondo cui il 6 dicembre San Nicola portava i doni ai bambini.
Sempre nel nuovo mondo, nei primi decenni dell’Ottocento, San Nicola o Santa Claus fece la sua apparizione nella notte di Natale. Volava sopra i tetti delle case dapprima con una carrozza, poi con una slitta trainata da renne e dai camini calava i doni per tutti i bimbi. Era vestito di velluto rosso profilato di pelliccia bianca, anziano, corpulento, con una lunga barba bianca. Si diffuse in quegli stessi anni la convinzione che quel vecchietto generoso venisse dal lontano Polo Nord. Nel secondo dopoguerra dagli Stati Uniti arrivarono in Europa tante cose (aiuti economici, moda, pubblicità…) e soprattutto tornò l’immagine del Santo Nicola o Santa Claus, anziano con la barba lunga, vestito di rosso e di bianco, su una slitta trainata da renne, che a Natale portava i doni ai bambini buoni.
Fu chiamato da subito anche Père Noel, Father Christmas o Babbo Natale. Nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre, dai camini o dalle finestre, senza farsi sentire, entra in tutte le case per portare, con un dono, l’amore di Gesù.