Difendiamoci dai pericolosi VIRUS…

l campo delle vaccinazioni è materia che richiede continui aggiornamenti per rimanere al passo con le nuove scoperte scientifiche.
E’ conoscenza comune che gli anticorpi che ci proteggono dalle malattie infettive sono trasferiti dalla madre al feto in gravidanza e con l’allattamento al seno. Questo è vero fino a un certo punto.
Nel caso della pertosse, sia che la madre abbia avuto la malattia naturale, sia che sia stata vaccinata nell’infanzia, il livello anticorpale scema nel tempo fino ad esaurirsi. Il neonato, quindi, ha un periodo finestra, diciamo fino a quando non riceva almeno tre dosi di esavalente, cioè fino a 11/12 mesi di vita, in cui è suscettibile di contagio, proprio nel periodo di vita in cui è più debole a difendersi da attacchi infettivi.
Ciò spiega perché noi pediatri siamo molto attenti e puntigliosi a non ritardare le sedute vaccinali per motivi banali tipo un semplice raffreddore, un po’ di tosse o altre motivazioni magari non sanitarie.

Tre sono le malattie infettive altamente contagiose e altrettanto pericolose per i piccoli. La Pertosse, la gastroenterite da Rotavirus, l’Influenza.

La Pertosse Nel 2015 a Bologna la pertosse è stata fatale per una lattante di 1 mese di vita, a causa delle complicazioni neurologiche e respiratorie causate dalla malattia, nonostante il ricovero . Sono state promosse varie misure preventive per ovviare a tale problema, tipo la strategia cocoon o del bozzolo, cioè vaccinare i genitori, i parenti e altre persone a contatto con il neonato, ma con scarso successo. La misura ritenuta, secondo gli ultimi studi pubblicati, più semplice ed efficace è la vaccinazione in gravidanza nel terzo trimestre di gestazione, prevenzione assolutamente sicura e che non nuoce al feto. Questa misura immunizza la madre che trasferisce quindi gli anticorpi al nascituro e lo difende già dalla nascita per diverse settimane dall’infezione.
Il Calendario Vaccinale per la Vita stilato nel 2016 dalle più prestigiose società scientifiche italiane e dalla organizzazione dei pediatri di famiglia FIMP, e il nuovo Piano nazionale Vaccini 2017/2019, raccomandano tale vaccinazione , e noi pediatri confidiamo che venga sostenuta da tutte le figure professionali che si occupano delle gestanti: ginecologi, ostetriche e medici di famiglia, per raggiungere il maggior numero di future mamme.

La gastroenterite da Rotavirus Un’altra malattia infettiva poco conosciuta ma molto frequente nei piccoli è la gastroenterite da Rotavirus. Le gastroenteriti capitano spesso nei primi anni di vita, diarrea e mal di pancia sono frequenti e per lo più guariscono spontanemente in pochi giorni. Ma se entra in gioco il Rotavirus ne risulta una situazione più impegnativa, sia perché tale virus è molto contagioso, si diffonde rapidamente nelle comunità infantili specie Nidi, tramite contatto con le mani o i giocattoli, ma soprattutto perché può debilitare in poco tempo l’organismo dei bimbi, specie se lattanti, dato che causa scariche diarroiche numerose associate a vomiti incontrollabili e a febbre alta.
Il decorso dell’infezione può portare nel giro di due tre giorni alla disidratazione e alla necessità di ricovero ospedaliero. In Italia è una delle cause più frequenti di ricovero.
La vaccinazione è consigliata in due dosi da completare entro il 6° mese di vita e si somministra facilmente per bocca.

L’Influenza. Un accenno all’influenza dato che questo è il periodo idoneo alla vaccinazione Il Calendario Vaccinale per la Vita 2016 raccomanda fortemente la vaccinazione a tutti i bambini affetti da malattie croniche (diabete, cardiopatie e altre patologie). Si sta diffondendo in vari paesi il suggerimento a vaccinare anche i bimbi sani estensivamente da 6 mesi a 6 anni, e il nostro Calendario recepisce tale indicazione. Le motivazioni sono sia di ordine clinico, in quanto sappiamo che l’influenza apre la porta ad altre infezioni più gravi, tipo otiti e broncopolmoniti, il che ci costringe ad usare gli antibiotici. Inoltre deprime le difese immunitarie del piccolo, il che lo rende più esposto ad infezioni successive. Poi ci sono considerazioni di ordine igienico, dato che nella popolazione i bambini si ammalano circa 4 volte di più delle altre fasce d’età, e di conseguenza diventano i responsabili della diffusione del virus, specie in famiglia, con ricadute sia sanitarie oltre che economiche. Anche in questo caso, come per la pertosse, è vivamente consigliata la vaccinazione alle partorienti nel 2/3 trimestre.

per approfondimenti: Calendario Vaccinale per la Vita  2016 (Siti, Sip, Fim, FimmG)   Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017/2019.

a cura del dottor Antonio Caserta, Pediatra di famiglia

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