Mia ed il piccolo mondo degli animali
Era piccola Mia, con gli occhietti dolci un po’ spauriti. Poteva stare ore ed ore a guardare i fiori del suo giardino. Li annaffiava, li curava, li sorvegliava mentre crescevano, ma aveva una gran paura degli animali, soprattutto di quelli piccoli, che correvano veloci o strisciavano rapidi a terra davanti a lei.
Le lucertole, ad esempio, che uscivano da qualche crepa del muro la facevano sussultare.
Provava anche una vera avversione per i rospi che nelle sere d’estate le saltavano
innanzi all’improvviso per scomparire dietro i tubi della grondaia.
Un mattino di marzo, mentre cercava di raggiungere con la mano una violetta solitaria, le apparve un topolino grigio. Ne fu terrorizzata. Gli occhietti a spillo di quell’esserino le avevano fatto sobbalzare lo stomaco ed era fuggita col cuore in gola.
Mia amava invece osservare le formiche. Le piccole formiche che in lunghe ed interminabili code andavano a sparire in chissà quale nascondiglio, trasportando briciole di pane per i loro pasti.
Nel piccolo regno delle formiche, Mia immaginava tavole imbandite, principesse, principi, soldati e servitori… Erano forse le fiabe delle sua mamma, ben custodite nello scrigno della sua memoria, ad alimentare la sua fantasia e senza dubbio Mia preferiva i racconti della mamma alla realtà.
Un pomeriggio di primavera, Mia stava seduta dietro la siepe che proteggeva il suo giardino. Seminascosta, teneva gli occhi puntati dritti oltre il cancello che la siepe lasciava libero, proprio verso la strada e, cercando di non farsi mai vedere da nessuno, contava e osservava i passanti.
Mentre era intenta al suo gioco, le sbucò all’improvviso un esserino peloso e veloce, due orecchiette bianche, la testa rotonda ed una coda appuntita…
Correva, saltava, rincorreva qualcosa…fu tanta la sorpresa che colse Mia che non ebbe nemmeno il tempo di spaventarsi.
Rimase lì a guardare e a capire…
Come finirà la fiaba? CONTINUA TU LA FAVOLA….
Favola di Nonna Ombretta – illustrazione di Bianca Aguiari, 7 anni