I bambini possono avere il diabete?
L’Associazione Giovani Diabetici di Rovigo, attiva da qualche anno in provincia, si occupa, tra le altre cose, di fare formazione ed informazione in merito ai sintomi del diabete, in modo tale che la diagnosi sia più precoce possibile, ed i genitori possano rivolgersi al pediatra tempestivamente.
Molti non ne sono a conoscenza, ma anche i bambini possono avere, come gli adulti, il Diabete.
I bambini possono avere il Diabete, per la precisione quello di Tipo1, o insulino-dipendente.
Si differenzia dal Diabete di tipo 2, malattia tipica delle persone adulte, fortemente influenzata da uno scorretto stile di vita, che però rappresenta circa il 90% delle forme diffuse di diabete.
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune, in cui un fattore scatenante porta alla distruzione delle cellule beta del pancreas, quelle incaricate di produrre l’insulina di cui l’organismo necessita per metabolizzare gli zuccheri. Proprio la mancanza di insulina rende necessaria la terapia (le iniezioni di insulina giornaliere) fin dalla diagnosi. È vero quindi che il DM1 non si può prevenire e in un certo senso prevedere, ma tutti noi dovremmo conoscere i sintomi all’esordio per poter prevenire quella brutta e grave emergenza metabolica dell’esordio che i medici chiamano CHETOACIDOSI
Quali sono i sintomi?
Se un bambino beve molto più del solito, svegliandosi molto assetato anche di notte, va in bagno molto più spesso: la quantità di urina è considerevolmente aumentata, alcuni bambini tornano a bagnare il letto, o si svegliano più volte durante la notte per andare al bagno; ha una perdita di peso anomala, si sente fiacco, stanco, senza motivo apparente, presenta una fame intensa e vorace; ha l’alito dal caratteristico odore di “acetone, ovvero che sa di “frutta molto matura”
è importante rivolgersi al pediatra per un consulto, che saprà indirizzare, nel caso lo ritenga più opportuno, al più vicino ospedale per le cure.
Come AGD ci sentiamo di raccomandare a tutti i genitori di ricordare questi sintomi: sono facilmente riconoscibili, e possono portare ad una diagnosi tempestiva, evitando complicanze anche gravi per il bambino, limitando allo stesso tempo l’impatto emotivo e psicologico di una diagnosi che non è mai facile.
a cura di
Paolo Scorzoni
Presidente Associazione AGD Rovigo