Educare a tavola

a cura di Valentina Borella Pedagogista e Alessandra Tozzi Psicologa

Il pasto consumato tutti insieme, è un momento significativo della vita di una famiglia. Nulla, a tavola, è più valido del buon esempio.

Costruire un giusto rapporto con il cibo fin dalla nascita è importante per una vita sana in età adulta. L’atto di alimentarsi è un atto complesso; oltre ad essere l’esigenza primordiale di nutrirsi è il risultato dell’interazione di varianti sociali, culturali e psicologiche.

Tutti i sensi sono coinvolti nella fase evolutiva alimentare del bambino: vista, olfatto, gusto, tatto ma anche udito interagiscono nella costruzione del rapporto del bambino con il cibo. La presentazione dei piatti, gli aromi, gli odori, i rumori della cucina sono esperienze sensoriali che incrementano il bagaglio del bambino nella sua crescita.

educare_tavola_1L’importanza di consumare i pasti in un ambiente sereno, condiziona il modo in cui viviamo il cibo e il suo “peso” emotivo; basti pensare a quanti momenti importanti della nostra vita sono stati celebrati di fronte ad una tavola imbandita. I referenti per l’alimentazione del bambino che hanno un ruolo importante nel suo sviluppo e nel suo approccio al cibo sono prima di tutto i genitori e la famiglia, gli insegnanti, il servizio di refezione scolastica e le figura professionali quali il pediatra, il medico di famiglia e la dietista. Il pasto consumato tutti insieme, che di solito è la cena, è per molti aspetti un momento significativo della vita di una famiglia. Preparare da mangiare per le persone che ci stanno a cuore ha molte implicazioni: “Si cucina sempre pensando a qualcuno, altrimenti stai solo preparando da mangiare”. Il cibo che cuciniamo per la famiglia, in particolare, per i figli, simboleggia, in un certo senso l’amore e la cura che riserviamo loro. Questo aspetto, implica che molti dei conflitti riguardanti l’alimentazione hanno in realtà origini diverse. Il cibo durante i pasti sta in mezzo a noi e può diventare motivo di conflitti familiari. A volte, naturalmente, il problema è davvero il cibo, o più in generale, l’alimentazione. In fin dei conti, vogliamo che i nostri figli crescano sani e robusti.

 

insalata-mangiaCi dimentichiamo spesso delle variabilità. Per esempio, ci meravigliamo, se improvvisamente i bambini non ne vogliono più sapere delle carote, che fino a quel momento hanno mangiato volentieri, ci affanniamo per trovare spiegazioni di questo comportamento che molto semplicemente è che i gusti dei bambini cambiano.

Ciò che possiamo fare come genitori è dedicarci ad una spesa consapevole, facendo in modo che in casa sia disponibile sempre una scelta equilibrata di alimenti. Inoltre, cucinare rappresenta un modo molto concreto, orientato all’azione, di nutrire (in tutti i sensi), la famiglia e di essere presenti per lei. Le regole a tavola sono fondamentali, e fondamentale è che esse siano chiare, costanti e condivise.

Se una regola è terminare ciò che si ha nel piatto, sarà nostra accortezza calibrare il quantitativo di cibo nel piatto del bambino per metterlo nelle condizioni di rispettare la regola senza forzare se non ha tanta fame. Il buon esempio è il più autorevole atto educativo che si possa fare a tavola. Contribuisce a creare un’atmosfera piacevole e di condivisione. Da quest’atmosfera non sono banditi i conflitti, l’armonia non si può prescrivere per decreto. Tuttavia, se gli adulti sono educati a tavola, hanno un’alimentazione varia ed equilibrata, apprezzano gli sforzi del cuoco e stanno bene con la loro famiglia, i bambini si adegueranno a questo comportamento.

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