Sandra Trambaioli

Una mamma con la passione delle favole

Sandra Trambaioli ha all’attivo 13 libri.
“Ricci capricci bisticci”, “Un sogno da leone”, “Buonanotte Paura”, “Filastrocche in tutti i sensi” , “Storia di Blu” e tanti altri.
Tutti prendono forma di notte, quando l’urgenza di scrivere non può essere trattenuta dai doveri di madre, moglie e donna che lavora. Sulle rive del Po, in un paese di confine tra il Veneto e l’Emilia Romagna c’è la sua casa, ma c’è anche il luogo più di altri amato dalla nostra autrice: la biblioteca. In quella di Stienta, Sandra ci ha trascorso così tanto tempo da esserne parte integrante. Da utente a volontaria fino alla nomina di presidente del Comitato di gestione. Nella biblioteca di Stienta sono nati importanti progetti di promozione della lettura ideati e curati proprio dall’autrice, come “Paesi in fiaba”.

Quando hai scoperto la tua passione per la scrittura e la letteratura per l’infanzia?
Durante la maternità. E’ stato un periodo magico, nel quale ho riscoperto il potere della fantasia e dell’immaginazione per comunicare al meglio con i miei figli. In quella particolare fase della mia vita, il libro diventava di volta in volta un entusiasmante compagno di avventure, di conoscenza e scoperta, di consolazione e di crescita. E dopo aver fatto il pieno di storie scritte da altri, ho provato anche ad inventare. E’ scattata una scintilla. Ho cominciato a scrivere filastrocche su argomenti di vita quotidiana e con mia grande meraviglia tutto veniva con facilità estrema.
Quello che raccontavo divertiva i miei bambini, ma anche i loro amici. Avevo scoperto che scrivere mi dava gioia e che riuscivo a dare gioia. Nulla per me era più gratificante. Iniziava un’altra avventura straordinaria tra corsi di scrittura creativa, letture di ogni genere, convegni, incontri con autori affermati, letti e riletti da me, fiere del libro, esercizi, prove, tentativi, correzioni. Non era mia intenzione divertire e basta, ma volevo riuscire a lanciare un messaggio educativo

A chi ti ispiri quando scrivi?
A tutti i bambini che ho incontrato in questi oltre dieci anni di attività e che continuo ad incontrare. Sono loro con i sorrisi spalancati, gli occhi trasognati, i nasi sempre all’insù, i piedi scalpitanti… i miei maestri. Nessuno meglio dei bambini sa raccontare le storie, dare forma ai sogni, alle emozioni. Da loro imparo quasi tutto. Quasi, perchè quando si decide di scrivere per un pubblico l’invenzione deve trovare la sua forma più adatta e per farlo serve una tecnica. Per trovarne una mia, ho lavorato molto e ho cercato tra gli autori delle fiabe classiche, nelle pagine di Gianni Rodari, nei lavori dell’amico e autore Luigi dal Cin, di cui oltre alla sapienza apprezzo la strabordante carica umana.

C’è differenza tra scrivere per l’infanzia e per gli adulti?
Io posso parlare di ciò che faccio, scrivere per l’infanzia. E so che ogni singola frase, ogni parola che esce dalla mia penna tiene conto prima di tutto, ancora prima della mia gratificazione, del bambino che leggerà. La responsabilità nei confronti del lettore è enorme. Il bambino si immerge totalmente nella storia , i personaggi prendono vita, sono suoi compagni di giochi…
Chi scrive non può non tenere conto di questo.
Poi c’è la grande ricerca del linguaggio, della tecnica narrativa che deve saper creare attesa, stupore con ritmo. Nel testo per bambini inoltre il lavoro dello scrittore non è aggiungere infiniti particolari, ma togliere tutto ciò che è superfluo, per renderlo leggero ed essenziale.
Scrivere per l’infanzia significa essere innamorati del loro mondo, fatto di qui e ora.
Un qui e ora densissimo, in cui tutto ciò che accade definirà l’adulto di domani.

A quale dei tuoi personaggi sei più legata?
A tutti. Per ciascuno nutro un grande affetto ed una grande simpatia. Ognuno di loro è stato veicolo di messaggi e soprattutto di valori importanti: l’amicizia, il coraggio, il rispetto…dal simpatico Orco Rubetto di Buonanotte Paura, al furbetto Pallino che non si vuole lavare i denti in Ricci Capricci Bisticci, al vecchio leone Leopoldo, Leo per gli amici, che con grande convinzione riesce a realizzare il suo sogno impossibile, alla piccola farfalla Blu che con dolcezza e determinazione riesce a cambiare per tornare a volare.

I tuoi progetti futuri?
Ho un solo grande progetto: continuare a scrivere per i bambini con la stessa passione di oggi. “Le storie sono doni d’amore” sosteneva Lewis Carroll di “Alice nel paese delle meraviglie” .
Ed è per me meraviglioso sapere che le mie storie possono arrivare dritte al cuore di un bambino e farsi dono.

Potrebbe piacerti anche Altri di autore

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.