Uomini in travaglio
Basta panico, ci pensa l’ostetrica Anna Bux
I riflettori sono puntati sempre sulle madri al momento del parto, per loro sono tutte le attenzioni. E come potrebbe essere diversamente? Tuttavia accanto alle donne, sempre più frequenti si fanno i mariti, i compagni di vita, i futuri padri. Il fatto è che il padre che attende fuori dalla sala parto l’annuncio del lieto evento fumando sigarette è tramontata. E non solo perché negli spazi pubblici è vietato fumare, ma anche perché si è fatta strada la convinzione che “ deve esserci, dall’inizio alla fine della gravidanza. Dal concepimento alla nascita. Perché un figlio nasce da entrambi”.
Si rischia spesso di dare tutto per scontato. Ma di scontato c’è poco. Sono infatti molti i futuri papà che affrontano con il terrore la sala parto accanto alla moglie. Lo fanno per paura dell’opinione pubblica, per non arrecare sofferenze alla propria compagna, per non sentirsi in difetto nei confronti del nascituro. Non vivono bene l’esperienza, sono afflitti dal senso di impotenza di fronte al dolore, a volte persino scioccati da quello che vedono. Un modo, però, per superare ogni disagio ed aiutare gli uomini in travaglio c’è.
Ne parla Anna Chiara Bux, ostetrica da 10 anni, ma ancora prima della laurea all’Università di Padova, forte dell’esperienza di nonna Elda, ostetrica in un piccolo comune della provincia di Rovigo diventata una leggenda . “Non esiste la formula che allontani la paura – racconta Anna Chiara Bux – ma esistono alcune cose che è utile che il futuro papà conosca per affrontare il parto senza panico”.
E’ per questo che da anni la Bux si occupa di corsi di avvicinamento alla nascita per mamme, per mamme e papà , ma anche solo per papà e che, su richiesta, svolge anche a domicilio.
L’uomo che desidera essere accanto alla propria compagna deve innanzitutto essere a coscienza di che cosa accadrà, quale sarà il decorso e come è bene affrontare ogni fase.
DA SAPERE:
In fase prodromica una bella doccia calda rilassa la muscolatura della futura mamma ed è consigliata. E’ bene farle assumere dei cibi dolci per recuperare le energie. Non va male, anche, imparare a riconoscere il momento in cui accompagnarla all’ospedale.
Nella fase successiva, quando le contrazioni possono diventare più intense e frequenti, l’uomo potrebbe aiutare la sua donna in movimenti semplici che favoriscono la dilatazione e che alleviano il dolore. Se poi sapesse come massaggiare l’area lombare, sarebbe fantastico.
In sala parto, la presenza dell’uomo è tutt’altro che marginale. Deve infatti riuscire a contenere le ansie e le paure della propria donna e per farlo non deve perdere di vista il proprio ruolo di leader.
Per acquisire giusta consapevolezza e non farsi vincere dal senso di impotenza per Anna Bux, a volte, agli uomini bastano davvero pochi incontri. Altre volte, c’è bisogno di un tempo più lungo, magari di un tempo di rilassamento e leggerezza come può essere un tuffo in piscina con la propria compagna e l’ostetrica Bux che guida una serie di esercizi di coppia che fanno bene al fisico e potenziano l’affiatamento.
“Credo che fare l’ostetrica – puntualizza Anna Chiara Bux – significhi prendersi cura della donna a 360 gradi. Dal concepimento, fino al recupero del pavimento pelvico, passando per la valorizzazione del ruolo del partner in sala parto”. M.A.