Perchè fare musica in famiglia

L’IMPORTANZA DEI SUONI NELLA VITA PSICHICA DEL BAMBINO

La musica è un’esperienza che accompagna l’uomo da sempre, basti pensare alle ninne nanne cantate dalle mamme di tutte le culture. Le origini però sono ancora più ancestrali e profonde: per almeno un terzo della gravidanza infatti, l’essere umano vive immerso in un ambiente sonoro, il feto e  abile nelle percezioni sonore gia a partire dal 5°- 6° mese di vita intrauterina.

E’ per questo che il linguaggio musicale ha il potere di riportare l’uomo ai suoi affetti vitali arcaici: .

il ritmo della voce materna è il principale fattore di continuità tra la vita prenatale e quella postnatale

Esiste quindi una memoria prenatale del bambino, dei suoni percepiti in utero, per questo si può facilmente cogliere l’importanza delle prime esperienze sonore musicali per il futuro cognitivo del bambino.

L’efficacia delle esperienze risulta maggiore se l’inizio è precoce, ovvero se sono effettuate già durante la gestazione o subito dopo la nascita. Un fattore di grande rilevanza è l’ambiente familiare: una non adeguata stimolazione potrà avere come conseguenza uno sviluppo inferiore delle potenzialità del bambino. Il periodo di massima plasticità cerebrale è una straordinaria opportunità per avvicinare il bambino all’esperienza musicale.

Se le esperienze vissute nella vita prenatale rappresentano un momento privilegiato di comunicazione col proprio figlio, un ambiente familiare musicalmente stimolante rafforza il legame affettivo all’interno della famiglia, potenzia la comunicazione, ma soprattutto è terreno favorevole per le esperienze musicali successive.
La musica non è riservata a talentuosi, ma è raggiungibile ai più, anche i genitori “non portati” possono scoprire come coltivare il senso della bellezza.

 

Nati per la Musica 

nota

è il progetto per la diffusione della musica tra 0 e 6 anni promosso a livello nazionale dal’Associaz
ione culturale pediatri (ACP), dalla Società italiana per l’educazione musicale (S
IEM) e dal Centro per la salute del bambino onlus (CSB).
Sostiene che la musica aiuta il bambino a:

• sviluppare le proprie capacità di ascolto e di osservazione dell’ambiente sonoro,

• ascoltare se stesso e gli altri

• esprimere idee ed emozioni

• sviluppare la propria immaginazione e creatività

• potenziare le proprie capacità comunicative

• accrescere la capacità di attenzione e concentrazione

• esercitare la memoria.

Nella quotidianità familiare, è importante rispettare e valorizzare il canto spontaneo del bambino, la sua capacità di produrre suoni e il suo movimento in presenza della musica, incoraggiare la sua curiosità, mettere a disposizione del bambino una vasta gamma di oggetti che producono suoni, proporre una buona varietà musicale di varie culture, musica dal vivo, accompagnare e scandire momenti della quotidianità con melodie e canti.

Fare musica in gruppo

(partecipando ad un laboratorio di avviamento alla musicalità per la prima infanzia o meno) rappresenta un momento dedicato alla famiglia stessa che si riunisce per fare qualcosa insieme, un incontro spensierato, spontaneo di profonda crescita e di rafforzamento dell’unione mamma papà bambino. Genitori e bambini svolgono le stesse attività: cantano, danzano, suonano assieme, fanno parte di un gruppo, così facendo, si aiuta il bambino a non considerare più l’altro come un rivale, ma ad ascoltarlo per accordarsi con lui, in questo modo il bambino troverà il suo ritmo.

Attraverso i legami che si stabiliscono nel corso degli scambi fra madre, padre e figlio, bambino e ambiente, fra la famiglia e il gruppo, si costruisce l’Io del bambino e gli affetti condivisi, definiti da Stern (1977) “affetti vitali”, fanno sì che, come musicisti di un’orchestra i membri del gruppo entrino in risonanza emozionale l’uno con l’altro, creando così, ciò che Stern chiama “sintonizzazione affettiva”.

Bibliografia: Stern D.N. (1977). Mère et enfant. – Les premierès relations. Bruxelles: Mardaga.

enrica_fabbri

 

Enrica Fabbri
psicologa, educatrice musicale.

Membro dell’International
Association for Art and Psychology

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1 Commento

  1. Carlotta dice

    Io e i miei bimbi cantiamo e balliamo sempre in famiglia! Voi che musica fare ascoltare?
    Inoltre mio figlio di 6 anni vorrebbe fare un corso di chitarra… avete qualche suggerimento?

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