Lo sviluppo psicomotorio del bambino

La comunità scientifica è unanime nell’esprimersi sui benefici dell’attività fisica e sull’importanza dell’educazione motoria fin da piccolissimi. Prim a di entrare nel merito delle attività più adatte per fasce di età, facciamo il punto sullo fasi dello sviluppo psicomotorio del nostro bebé a partire dai primi giorni di vita.

Durante la crescita del bambino, infatti, il suo corredo di attività motorie, posturali, cognitive e relazionali si arricchisce in maniera graduale e progressiva.

 

Lo studio dello “sviluppo psicomotrio”, insieme alle recenti scoperte delle neuroscienze, accerta come la crescita dipenda dalla maturazione del sistema nervoso centrale e dall’influenza dell’ambiente esterno, inteso nel senso più ampio possibile, come un intreccio di relazioni tra le persone che si prendono cura del bambino e l’ambiente fisico-spaziale.

L’acquisizione di abilità sempre più raffinate avviene in maniera stabile ma con tempi e modalità variabili. E’ tuttavia possibile individuare quelle che vengono definite tappe dello sviluppo, che segnano il passaggio da uno stadio ad un altro. Queste tappe sono universali per tutti i bambini e possono diventare uno strumento di monitoraggio della crescita considerata normale o di un ritardo. E’ importante ricordare che l’intervallo di tempo che intercorre tra una tappa e l’altra è relativamente ampio. Inoltre alcuni bambini potrebbero crescere saltandone alcune (ad esempio non tutti vanno carponi prima di camminare).

Accanto alla periodizzazione delle tappe motori e è indispensabile considerare le fasi dello sviluppo cognitivo, cioè l’insieme delle acquisizioni mentali del bambino, dato che le funzioni che coinvolgono l’una e l’altra par te sono praticamente inscindibili tra loro e si influenzano vicendevolmente.

Nel bambino emerge gradualmente una nuova conoscenza chiamata schema corporeo.

Consiste nel modo in cui si percepisce nello spazio e come percepisce l’ambiente esterno.

Lo sviluppo cognitivo e psicomotorio secondo J.Piaget e J.Le Boulch può essere così suddiviso in fasi.

CORPO VISSUTO (0-2 anni)

A partire dal periodo neonatale fino a circa i 3-4 mesi di vita, le capacità motorie del bambino sono rappresentate dai riflessi arcaici, geneticamente predeterminati per assicurare la sopravv ivenza.

Verso la fine del 4°mese di vita , i riflessi cominciano ad indebolirsi fino a scomparire completamente, in modo da lasciar spazio a movimenti sempre più organizzati. Si manifestano le reazioni circolari primarie che sono azioni svolte dal bambino casualmente sul proprio corpo e che sono fonte di piacere ( per esempio succhiare il pollice o la manina)

Successivamente, verso i 4-10 mesi, inizia il periodo delle reazioni circolari secondarie. Azioni che ripete e che cerca di far accadere intenzionalmente. Solo ora inizia a capire di essere l’artefice di quello che fa.

Tra i 10-12 mesi le capacità motorie sono sempre più ricche e particolareggiate ed il bambino è in grado di coordinare intenzionalmente un movimento. Compare il prototipo di intelligenza senso-motoria.

Dai 12-18 mesi inizia lo stadio delle reazioni circolari terziarie e con esso la fase delle sperimentazioni. L’assetto motorio è arricchito sia dalla capacità di mantenersi in stazione eretta e dalla deambulazione, sia dalle capacità manipolative. Sono possibili nuovi schemi percettivo- motori.

L’apprendimento psicomotorio si manifesta per prove, errori e correzione dei medesimi.

Da i 18-24 mesi c’è la fase di transizione tra l’intelligenza senso-motoria e quella rappresentativa. Il bambino inizia ad interiorizzare e a simbolizzare l’azione.

CORPO PERCEPITO (3-5 anni)

In questa fase il bambino migliora la percezione del proprio corpo e sviluppa la capacità di avvertire come le proprie articolazioni si mu ovono nello spazio. Il corpo viene percepito come una miscellanea di informazioni sensoriali, emotive e motorie, permettendo di migliorare la destrezza e precisione del gesto. Interiorizza sempre più l’azione e il suo corpo assume un significato funzionale (colui che agisce), simbolico e fantasmatico (colui che possiede vissuti emotiv i, bisogni e fantasie).

La realtà diventa un intersecarsi di magia ed immaginazione ed è così che si manifestano i primi giochi simbolici, di finzione, di imitazione differita (cioè secondo modelli di comportamento visti dagli altri, dai genitori soprattutto). Nel gioco simbolico il bambino inizia a sviluppare gli aspetti  della propria personalità.

FASE DI TRANSIZIONE (5-7 anni)

Questa fase dello sviluppo si caratterizza per la maturazione ed integrazione di tutte le informazioni sensoriali di movimento statico e dinamico. L’affinamento del controllo motorio dipende anche dall’inizio della lateralità o dominanza (destra o sinistra).

CORPO RAPPRESENTATO (7-12 anni)

In questa fase lo schema motor io diventa tridimensionale e dinamico potendo avvertire come il variare del tempo influenza l’esecuzione e lo svolgimento di un’azione.

Il bambino è in grado di elaborare idee ed eventi in successione e può aumentare la consapevolezza dell’azione, riuscendo a prevedere e ad anticipare gli eventi. Queste nuove acquisizioni motorie, sensoriali e cognitive permettono l’interiorizzazione di schemi di movimento sempre più complessi, arrivando a poter iniziare ad apprendere anche gli schemi propri delle attività sportive e i gesti atletici.

 

scivoloLE PRINCIPALI TAPPE DELLO SVILUPPO MOTORIO:

0-2 MESI

• Riflessi arcaici

• Motilità spontanea vivace e simmetrica

3-6 MESI

• I riflessi arcaici scompaiono e inizia la manipola

zione e la coordinazione occhio-mano

• Controllo motorio e della testa e la capacità di

sostenerla

• Tiene in mano un oggetto, lo guarda fissamente

e lo porta alla bocca

6-8 MESI alessandro

• Inizia a mantenere da solo la posizione seduta

(stabile a 8 mesi)

• Inizia il rotolamento

• Tenta di andare carponi

8-10 MESI

• Seduto con sicurezza

• Può spostarsi gattonando (non tutti i bambini)

• Se perde l’equilibrio riesce a rimediare alla caduta con le braccia

• La manipolazione migliora

• Si alza in stazione eretta con un appoggio

12-24 MESI

• Cammina con appoggio e poi da solo

• Si arrampica

• Esegue le scale con appoggio

• Spinge e trascina oggetti

2-3 ANNI

• Può saltare e correre

• Usa il triciclo

• Calcia la palla

• Scarabocchia

3-5 ANNI

• Cammino in avanti, indietro, per traverso

• Cammino sulle punte dei piedi e stare in equilibrio su un solo piede

• Tira la palla con le braccia

• Può usare la matita o penna per scrivere motivi

grafici complessi (O, V, H,T, la croce)

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a cura di
Alessia Targa
fisioterapista

 

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