L’inglese per i piccoli

Un’aula colorata con disegni alle pareti e un grande profilo che ritrae il corpo umano, con tanto di ossa modellate in plastilina.
È qui che Marianna Cacciatori lavora.
Trentaduenne rodigina, mamma di tre bimbe, è un’insegnante certificata English is Fun!®, un metodo per l’apprendimento dell’inglese ideato da Adriana Cantisani, pedagogista italo-statunitense nota anche attraverso il programma “Sos Tata”.

Il mio rapporto con la lingua inglese – spiega Marianna- arriva da lontano.
Da un viaggio studio negli Stati Uniti in quarta superiore.
Avevo 17 anni e non conoscevo nulla di quella lingua, ho imparato tutto nella pratica quotidiana. Negli anni sono tornata più volte negli Usa sia per lavoro, sia per conoscere un paese che mi è rimasto nel cuore.

Su cosa si basa il metodo di apprendimento che proponi ai bambini?
Il metodo che utilizzo ripropone quello che ci accade quando apprendiamo una lingua all’estero: abbiamo una forte motivazione e tutto l’ambiente ci supporta, soprattutto non offrendoci scorciatoie. Per i miei bambini questo significa due cose: da un lato, tanto gioco e divertimento e dall’altro il fatto che io parli con loro esclusivamente in inglese, senza mai tradurre.

Non è un po’ faticoso per i bambini che sono ancora all’asilo?
Assolutamente no. La capacità di comprensione dei bambini è stupefacente così come i loro progressi. Ci tengo a ribadirlo: io non insegno l’inglese ai bambini ma gioco con loro in
inglese. Questo non significa che non si segua un metodo; al contrario, è proprio del metodo EIF! mettere al centro la crescita del bambino nella sua complessità (sociale, emotiva, fisica, intellettuale), lasciando l’aspetto linguistico sullo sfondo. Sembra strano ma è proprio così che la lingua si apprende con facilità, naturalmente e giocando.

I laboratori che proponi si rivolgono anche a bambini più grandi?
Si. L’approccio rimane basato sul gioco e sul coinvolgimento.
Fino agli otto anni si seguono i programmi 1-3 e 4-8 anni. Successivamente, col programma 9-13, esploriamo tematiche diverse in lingua, sempre in modo creativo ed appassionante, tutto in una forte dimensione di gruppo.

Infine, che cosa ti piace di più del tuo lavoro?
La cosa che mi piace di più è il rapporto con i bambini e spero di poterli appassionare all’inglese come è successo per me! Amo anche poter parlare in inglese cosa che ormai faccio quotidianamente, a casa con le mie bambine.

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