E se si ammala spesso a scuola?
Effettivamente dall’autunno alla primavera il percorso scolastico è disseminato di ostacoli fra raffreddori, mal di gola, influenza, tosse, diarree.
Lo sappiamo, un bimbo di due anni che sta a casa coi nonni può avere 3-4 infezioni respiratorie in un inverno, ma un bambino della stessa età che va al nido ne avrà facilmente 6 o 7 e talvolta anche di più!
La “condanna” è certa per i più piccoli, quelli che si affacciano per la prima volta al nido o alla scuola dell’infanzia, ma brutti incontri, anche se meno frequenti, saranno possibili anche per i più grandicelli delle elementari.
Infatti è un ambiente chiuso, dove i bambini vivono a stretto contatto tra loro per lunghi periodi: le condizioni ideali per il propagarsi di qualsiasi infezione! Il bimbo piccolo ha un sistema immune ancora “vergine”, che cioè non ha ancora incontrato i germi. Venendo man mano in contatto con i microrganismi il bambino costruisce una memoria immunitaria persistente e duratura che gli servirà in futuro per ammalarsi molto meno.
Nella maggior parte dei casi si tratterà di infezioni virali e quindi basteranno pochi farmaci per alleviare i sintomi e un po’ di pazienza perché tutto si risolva presto e bene.
Per ridurre la frequenza
degli episodi infettivi, conviene:
• Scegliere strutture che offrano la possibilità di utilizzare spazi aperti nella bella stagione, che abbiano locali ampi e un numero non eccessivo di bambini per classe.
• Se il bambino si ammala davvero con grande frequenza evitate il riposino a scuola, perché la permanenza di tanti bambini nella stessa stanza aumenta i rischi di contagio.
• Limitare gli scambi di giochi e l’utilizzo del ciuccio ( e soprattutto limitate gli scambi di ciuccio!).
• Insegnare il lavaggio corretto e frequente delle mani che consiste nel bagnarle, distribuire bene il sapone su dorso, palmo e spazi tra le dita, strofinarle e sciacquarle. E attenzione: non servono detergenti antibatterici, i saponi comuni vanno benissimo!
• Insegnare ad utilizzare in modo strettamente individuale le salviette, gli spazzolini da denti, i pettini, la biancheria, le scarpe e i cappelli..
• Vaccinare il vostro bambino secondo il protocollo previsto dal Ministero della Sanità.
• Dopo una malattia rimandare il bambino a scuola solo quando mostra di avere recuperato energie e vivacità. Se l’episodio è banale basteranno 1-2 giorni di convalescenza senza febbre, ma se i sintomi (tosse, diarrea, congiuntivite, rinite…) sono ancora molto disturbanti non è bene tornare in comunità: si rischia di ricadere velocemente in un nuovo episodio infettivo e di contagiare gli altri.
• Ricordate comunque che non esiste un farmaco che non faccia mai ammalare e che l’azione immunostimolante più sicura sta in un corretto stile di vita: mangiare bene e privilegiare carne bianca, pesce e tanta verdura e frutta (5 porzioni al giorno), riposare bene (andare a letto presto), fare attività fisica senza esagerazioni.
a cura della dottoressa Annamaria Zuccolo Pediatra di Famiglia