I traumi dentali
Tra le cause che spingono i genitori a portare i loro figli in urgenza dal dentista c’è senza dubbio il trauma dentale da caduta accidentale.
Nella prima infanzia i bambini iniziano a camminare con o senza girello e questo rappresenta il momento più frequente per il verificarsi di cadute e collisioni in ambiente domestico, ma la traumatologia dentale è una patologia ad altissima incidenza anche in età scolare e in età adulta.
La tempestività di intervento e la corretta scelta terapeutica rappresentano un fattore di assoluta importanza in quanto il trauma potrebbe avere gravi conseguenze estetiche, mediche e psicologiche per il bambino.
Che cosa si intende per trauma dentario?
Il trauma dentario è un danno a livello degli elementi dentali e/o alle sue strutture di sostegno, causato da un urto, una caduta, o un colpo e che può avere diverse tipologie e diversa gravità.
Nello specifico, i traumi ai tessuti duri del dente consistono in infrazioni coronali (cioè microfratture o linee a livello dello smalto), fratture coronali complicate o non complicate (a seconda che coinvolgano o meno anche la polpa e il nervo del dente) oppure radicolari (se coinvolgono anche la radice) e in quest’ultimo caso si possono verificare una lussazione, ovvero una mobilizzazione del dente all’interno del suo alveolo, un parziale rientro nella gengiva, un parziale sfilamento o addirittura un’avulsione, ovvero una fuoriuscita del dente dalla sua stessa sede.
Quanto sono frequenti i traumi dentari?
Il picco di incidenza dei traumi dentari è fra i 2 e i 3 anni in dentizione decidua, periodo in cui i bambini cominciano a muoversi e a correre ma stanno ancora sviluppando un’adeguata coordinazione motoria, mentre in dentizione permanente è tra i 9 e i 10 anni di età, fase in cui le attività sportive e ricreative diventano più numerose.
Quali sono i sintomi di un trauma dentale?
Spesso i denti traumatizzati subiscono una contusione, che si manifesta con una leggera mobilità, gonfiore delle gengive e dolore alla pressione e alla masticazione che tende a regredire in qualche giorno. Nel tempo si potrebbe poi osservare un cambiamento del colore del dente colpito il quale potrebbe assumere un tono grigiastro se c’è stata necrosi della polpa traumatizzata.
Cosa fare in caso di trauma?
Innanzitutto è necessario reagire con tranquillità rasserenando il bambino. Si deve lavare la ferita con acqua corrente e cercare di arrestare l’eventuale sanguinamento comprimendo con una garzina l’area traumatizzata. Si deve poi controllare se i denti sono integri o se sono rotti, e in quest’ultimo caso è importante cercare i frammenti o nel caso più grave il dente intero, metterli in soluzione fisiologica, nella saliva o nel latte e portarli al dentista nel più breve tempo possibile.
Come interverrà il dentista sul dente traumatizzato?
Il dentista esaminerà clinicamente e radiograficamente il dente interessato e valuterà come intervenire a seconda del caso.
Se il trauma ha interessato solo i tessuti duri si potrà optare per una semplice limatura dello smalto scheggiato, oppure per una terapia conservativa che consiste nell’adesione del frammento rotto o in una ricostruzione con materiali compositi.
Se invece con il trauma c’è stata anche esposizione della polpa del dente si dovrà procedere con la devitalizzazione e con la successiva ricostruzione estetica.
Mentre nel caso in cui sia avvenuta una lussazione della radice si provvederà al suo riposizionamento e ad uno splintaggio (il dente viene cioè stabilizzato fissandolo ai denti adiacenti) per qualche settimana e seguiranno poi controlli clinici e radiografici periodici. In caso di avulsione completa si può reimpiantare il dente? Se l’avulsione riguarda un dente deciduo non si consiglia in nessun caso il reinserimento nell’alveolo, mentre è generalmente indicato se il dente è permanente.
Minore è il tempo intercorso fra il trauma e il reimpianto e migliore sarà la prognosi. Un dente avulso ha buone pobabilità di essere reimpiantato se questo intervallo di tempo è di massimo 2-3 ore.
In questo caso occorrerà la verifica della copertura antitetanica e anche una copertura antibiotica precoce la quale avrà lo scopo di diminuire il rischio di infezioni. In seguito andrà osservato un protocollo di controlli a distanza per escludere l’insorgenza di eventuali complicanze.
Un trauma a un dente da latte può danneggiare il definitivo?
Se il dentino colpito è da latte il problema non va sottovalutato in quanto la sua radice si trova vicina al dente permanente corrispondente, non ancora uscito e in formazione, perciò il trauma potrebbe risultare di disturbo al suo normale sviluppo.
Questi difetti potrebbero variare da una lieve alterazione nella mineralizzazione dello smalto con la comparsa di macchie, fino ad una dislocazione del germe del dente permanente che potrebbe necessitare di una successiva terapia ortodontica. Sarà l’esame radiografico ad appurare questo eventuale rischio e questa evenienza sarà tanto più probabile nei casi in cui il trauma ha portato ad intrusione del dentino da latte (il dente apparirà più corto di quelli vicini).
Come prevenire i traumi dentari?
I traumi dentari sono eventi prevenibili. Per quanto riguarda i bambini nei primi anni di vita bisogna prestare attenzione agli ostacoli presenti negli ambienti domestici e ricreativi, invece per tutti i bambini e i ragazzi che praticano sport di contatto o a rischio di cadute accidentali è indispensabile l’utilizzo di paradenti durante l’attività atletica in modo da ridurre al minimo tale evenienza.
In ultimo è importante sottoporre il bambino a una visita ortodontica specialistica nel caso in cui presenti dei denti superiori molto sporgenti rappresentando questo un fattore di rischio che aumenta notevolmente la possibilità di trauma in caso di caduta accidentale.
Concludendo, qualsiasi trauma del distretto oro-facciale deve essere sempre valutato con estrema attenzione e tempestività in quanto è proprio il fattore tempo che in molti casi influenza la prognosi (guarigione).
a cura di dr.ssa Sue Ellen Bedon odontoiatra, esperta di pedodonzia Clinica DRM Rovigo