Occhio Pigro
Quando parliamo di occhio pigro ci riferiamo ad un fenomeno chiamato dagli esperti ambliopia. Esso consiste in un ridotto sviluppo della funzione visiva in uno dei due occhi che si verifica a causa di un difetto oculare presente nella prima infanzia.
Questo momento è molto importante nello sviluppo visivo del bambino, poiché è considerato un periodo plastico, ovvero di crescita e maturazione dell’intero sistema percettivo. Il rischio di sviluppare ambliopia è presente nel bambino nei primi 7- 8 anni di vita. Una patologia oculare, non diagnosticata tempestivamente, può provocare danni, anche irreversibili, nel corso del tempo.
Tra le cause più comuni di ambliopia, ci sono; strabismo e vizi di rifrazione monoculari non corretti quali ipermetropia, miopia o astigmatismo.
Si definisce strabismo una condizione di disallineamento degli assi visivi dei due occhi che può essere costante o saltuaria. Una condizione di questo tipo, può provocare una difficoltà visiva da parte dell’occhio deviato, compromettendo la capacità di fissazione di uno dei due occhi. Quando è presente la deviazione di un occhio, si instaura un meccanismo chiamato soppressione, esso è un sistema di difesa attuato dal cervello per ovviare la difficoltà.
La soppressione, ci permette di escludere l’immagine proveniente dall’occhio strabico perché essa può creare confusione o visione doppia.
La perdita di collaborazione visiva tra i due occhi, compromette lo sviluppo della stereopsi, ovvero la percezione della tridimensionalità. Questa situazione disturba la capacità di movimento negli ambienti, nello sport e nell’attività scolastica. L’occhio pigro, tuttavia, se trattato tempestivamente è una situazione reversibile. I bambini possono essere visitati dagli specialisti, fin dai primi mesi di vita. E’ consigliabile, anche in assenza di segni visibili, effettuare i controlli di screening entro i 36 mesi.
Spesso è difficile, per un genitore, accorgersi del problema quando esso è a carico di un solo occhio. Il bambino, infatti, ha una capacità di adattamento molto elevata, che gli permette di utilizzare, in maniera sistematica, l’occhio dominante senza lamentare alcuna difficoltà.
È opportuno, quindi, notare qualsiasi cambiamento, sia esso posturale o nelle attività quotidiane da vicino, come il gioco o i compiti scolastici.
Una volta individuata la causa dell’ambliopia, la funzione visiva dell’occhio ambliope va riabilitata. Esistono diversi trattamenti riabilitativi che possono essere anche associati. Si deve intervenire come prima cosa nell’occhio con il difetto visivo e, qualora ci sia la necessità, penalizzare l’occhio dominante. L’obbiettivo della terapia è di assicurare la migliore acuità visiva possibile in ciascun occhio.
Il nostro obiettivo è di aiutarvi a conoscere ad individuare l’eventuale problema, seguirvi negli approfondimenti con il medico oculista e, successivamente approntare gli ausili più adatti nel percorso riabilitativo del bambino.
Noi di Ottica Toffoli abbiamo a cuore la salute degli occhi dei vostri bambini..
a cura di dr.ssa Gloria Birolo ortottista Ottica Toffoli, Rovigo