Eccezionale… come la normalità
Lei è il fuoco vivo che genera energia, lui è il mare calmo che rasserena. Lei è toscana di origine, marcatamente evidente nel suo accento; lui è altopolesano, pure in questo caso evidente. Dicono che gli opposti si attraggano e che le diversità si compensino in un nuovo e più duraturo equilibrio. Questo ne è l’esempio.
Claudia e Renzo Boldrini si sono incontrati per caso molti anni fa a Londra, mentre cercavano di perfezionare il loro inglese e di vivere a pieno la loro vita da singoli.
Da quel momento, però, i loro destini si sono legati in un intreccio lungo 28 anni, durante i quali sono arrivati anche tre figlioli, oggi adulti. In tutta questa storia non c’è nulla di eccezionale: un ménage familiare nella norma, due genitori lavoratori, pendolari verso Padova, 3 figli da gestire, i nonni e molti impegni…Ma è proprio questa apparente normalità che ci piace raccontare. Perché essa custodisce il segreto che tutti credono di aver trovato prima del matrimonio, ma che poi, in molti casi, troppi, si perde. “Non è la qualità delle singole persone che fa una coppia o una famiglia felice – raccontano davanti ad una tisana in una sera fredda d’inverno a casa di amici-. Ciò che fa la differenza è il desiderio di creare una relazione, di nutrirla questa relazione.
E’ il desiderio di pronunciare la parola Noi, prima di dire Io o Tu. Ritagliarsi del tempo esclusivamente per la coppia, fantasticare su qualcosa da fare insieme, realizzarlo quel qualcosa ad ogni costo, ritornare con la memoria ai giorni dell’innamoramento e riscoprire nella stretta quotidianità che quelle caratteristiche che ci innamoravano ci sono ancora…ripartire da lì”. Ad ogni costo. A costo anche di sentirsi in colpa per aver lasciato i bimbi con la babysitter o con la nonna.
Ci credono davvero Claudia e Renzo secondo cui “L’unica cosa di cui un figlio ha bisogno è di un papà e di una mamma che si amino davvero”. “Da mamma – aggiunge Claudia – è inevitabile che si tende a dedicare ogni momento ai figli, soprattutto se sono piccoli, ai loro bisogni e a volte è davvero difficile ritagliare del tempo esclusivo per la coppia.
E’ una fatica che sa di sacrificio, ma tanto vale perché permette di realizzare un bene ancora più prezioso: la coppia”. Ma non si creda che nella loro casa di Rovigo le difficoltà o le crisi non siano mai entrate. “Nessuno può avere il controllo su ciò che la vita riserva ad ognuno di noi – inizia Renzo -.
Siamo movimento, cambiamento continuo, il rischio di perdersi o di allontanarsi è sempre dietro l’angolo per noi come per tutte le coppie. Non ci sono formule che scongiurino il rischio. Il matrimonio è una di quelle montagne la cui cima si può raggiungere solo a piedi.
Il percorso può essere più o meno tortuoso, difficoltoso, facile, ombreggiato o assolato. E a percorrerlo siamo sempre in due. Due che possono godere della gioia della cima se sanno di volta in volta aspettarsi, incoraggiarsi, sostenersi…”
“A volte – aggiunge Claudia –anche solo con una telefonata non aspettata, un biglietto in cui scriviamo come ci sentiamo senza recriminazioni o accuse… e se proprio non ci si riesce a ristabilire una relazione, allora si può chiedere aiuto ad una coppia di amici, ad un professionista ad un consulente…non c’è nulla di male nella crisi. Se non ne avessimo mai avute non ci saremmo evoluti, non saremmo dove siamo ora, con questa consapevolezza.
E quante volte abbiamo chiesto aiuto!. Quante volte – confessa – ho dovuto lavorare su di me per accogliere di più mio marito, per incontrarlo”. Le parole, gli sguardi complici di Claudia e Renzo testimoniano davvero di quanto è importante investire sulla coppia per crescere famiglie felici…
E a testimoniare il loro impegno in questo senso c’è la scelta di dedicare un po’ del loro tempo al servizio dell’Equipe per la pastorale delle famiglie della Diocesi di Adria e Rovigo. Un gruppo di volontari, composto di coppie, psicologi, pedagogisti, consulenti, ginecologi, formati ad accogliere e a sostenere quanti nella difficoltà di gestire un momento di crisi familiare o di coppia, chiedessero aiuto.
Prima di salutarci, i coniugi Boldrini mi spiegano che mettersi a disposizione di altre famiglie è una scelta dettata dalla loro passione . Una passione ben riposta – ci vien da pensare – se consideriamo che la famiglia è il fondamento di ogni società e che più le famiglie sono solide e sane, più lo è la società in cui viviamo tutti.
a cura di Micol Andreasi, giornalista