Influenza sei arrivata! Istruzioni per l’uso

È giunta anche in Veneto l’attesa epidemia di influenza stagionale che nella maggior parte delle regioni italiane si era fatta sentire già da fine dicembre.Le stime parlano di migliaia di persone che nelle prossime settimane verranno contagiate…

CHE FARE?

L’influenza è una malattia infettiva causata da un virus di cui conosciamo diversi ceppi. Si manifesta tipicamente con febbre elevata (spesso superiore ai 39°C), dolori muscolari ed articolari, rinite e tosse, a volte modesti sintomi intestinali (vomito o diarrea). Generalmente è una malattia autolimitante, cioè si guarisce senza l’utilizzo di farmaci antivirali.

Mother helping her daughter blow her nose at home in living room

Il decorso, osservando i primi casi, sembra mediamente più lungo rispetto ad altri anni con febbre che può durare anche 7-8 giorni, a volte con fasi di remissione ma generalmente ben tollerata dai nostri bambini.

Ricordiamoci che la febbre è un meccanismo di difesa e dobbiamo trattarla se genera malessere o quando supera i 38,5°C. Il farmaco di prima scelta è il paracetamolo che va usato rispettando dosaggi e intervalli di somministrazione indicati dal vostro pediatra. Non rincorrete la febbre somministrando farmaci antipiretici a brevi intervalli per molti giorni; fatevi guidare da vostro figlio: se con 38°C corre per la casa evidentemente non è disturbato e non necessita di terapia!

Consultate il vostro pediatra se la febbre persiste da oltre 48-72 ore o prima se il bambino si presenta abbattuto, non si idrata, è sonnolento o molto lamentoso, ha alterazioni del colorito, respira affannosamente.

Fondamentale è fornire spesso da bere acqua e bevande zuccherate (come spremute, camomilla) in modo da garantire idratazione e un apporto regolare di zuccheri visto che spesso l’appetito si riduce con l’arrivo della febbre. L’ibuprofene è un farmaco di seconda scelta e l’uso va concordato con il vostro medico in caso di fallimento del paracetamolo.

E L’ANTIBIOTICO?

No, grazie a meno che… Non serve iniziare una terapia antibiotica presi dal panico: i virus non rispondono all’antibiotico e la febbre proseguirà indipendentemente dalla loro assunzione. Sarà il vostro medico a prescriverli qualora alla visita dovesse riconoscere una complicanza batterica (es. otite, bronchite). Gli antivirali andranno riservati a casa selezionati in soggetti ad elevato rischio di complicanze (bambini con patologie croniche severe).

Quando la febbre sarà risolta il bambino potrà essere riammesso a scuola dopo almeno 48 ore di apiressia, o di più su indicazione del vostro pediatra.

COME DIFENDERSI?

Per chi non l’ha ancora presa ricordatevi che la miglior difesa è la prevenzione: evitare luoghi chiusi ed affollati con bambini piccoli al seguito (ristoranti, centri commerciali, feste, ); lavare spesso le mani ed evitare di portare mani sporche al volto o in bocca; evitare i contatti con soggetti con sintomi influenzali in atto; vaccinare i soggetti a maggior rischio di complicanze.

Maria-SIlvia-Greggio

 

a cura della dott.ssa Maria Silvia Greggio, pediatra di base

Potrebbe piacerti anche Altri di autore

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.