Rimettersi in forma dopo il parto
La prima cosa da evitare appena dopo il parto è lanciarsi nella pratica di programmi di allenamento intensi, magari associati a diete ipocaloriche drastiche.
Una corretta attività fisica svolta sia durante la gravidanza che dopo il parto non è solo in grado di rendere l’evento meno traumatico, ma va anche a migliorare le capacità di recupero dell’organismo stesso, tutelando alcune delle strutture sottoposte a stress durante la fase gestazionale quali la colonna vertebrale, la muscolatura addominale.
Particolare attenzione e riguardo si deve avere per il pavimento pelvico, una struttura muscolare situata nella pelvi, costituita da muscoli sovrapposti l’uno sull’altro come a formare una sorta di imbuto, sui quali giacciono gli organi della vita riproduttiva, la vescica e parte degli intestini e la cui funzionalità è strettamente connessa alla presenza o meno ad esempio dell’incontinenza urinaria durante la fase gestazionale.
L’esercizio fisico e l’alimentazione dovrebbero essere impostate nel rispetto dei cambiamenti fisiologici ed ormonali cui la donna è andata soggetta durante la fase della gestazione e che continuano nella fase post parto. Particolari cautele sono necessarie inoltre qualora la mamma stia allattando, per non interferire con questa delicata ed importantissima fase. Non si può quindi pensare di ritrovare nell’immediata fase post parto la silhouette che si aveva prima della gravidanza. Sarà possibile ritornare ad un peso ottimale e ad una migliore forma fisica, ma sarà necessario attendere il tempo fisiologicamente necessario.
da ricordare
• In caso di parto cesareo non ci si può allenare prima di sei settimane, periodo minimo necessario per la guarigione della ferita. Nel frattempo è bene cercare di stare in piedi il maggior tempo possibile per aiutare il corpo a riprendersi più facilmente. Durante il periodo di attesa è sconsigliato fare qualsiasi esercizio per la parete addominale. Si possono iniziare anche da subito semplici esercizi per riattivare la circolazione sanguigna ed alcuni esercizi per i muscoli pelvici.
• Se la donna ha subito episiotomia e/o suturazioni, prima di intraprendere qualsiasi allenamento, è necessario attendere la rimozione dei punti e la completa guarigione della ferita.
• Durante il periodo dell’allattamento è fondamentale non praticare un allenamento che stimoli la produzione di acido lattico, che in quanto acido può accumularsi nel latte materno con il rischio di compromettere l’allattamento stesso.
• Durante la fase di riadattamento fisico nel periodo post parto sotto la spinta ormonale il corpo della neo mamma può essere soggetto ad un accumulo idrico nel tessuto interstiziale. Tale fenomeno è molto comune e può essere arginato eseguendo un’attività fisica mirata all’allenamento della resistenza aerobica, ottima la camminata, poiché riesce anche in modo estremamente efficiente a stimolare il reflusso venoso periferico ed a sollecitare il circolo linfatico. Grazie all’attivazione della cosiddetta “Soletta di Lejars”, un frastagliato strato di capillari presenti nella pianta del piede, durante la camminata il sangue fluisce dalla periferia verso il centro del corpo, quasi pompato dall’azione di un secondo cuore.
• Importanti sono gli esercizi dedicati all’armonizzazione posturale della colonna vertebrale. Essa durante la fase gestazionale subisce stress strutturali e meccanici, anche se temporanei, che possono determinare sofferenza in alcune zone della stessa come la curva lombare.
a cura di Barbara Sanna personal trainer
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