Il fascino della natura
Polesine tra terra e acqua: una vacanza da scoprire
Mare, mare, mare quanta voglia di arrivare…recita una vecchia canzone! E senza fare troppa strada ecco che nella bella provincia Polesana ci troviamo luoghi irresistibili e alcune delle spiagge più pulite d’Italia. Quella di Rosolina, detta anche “la Perla del Delta”, ha infatti ottenuto anche quest’anno il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu per il suo mare pulito, la qualità e la ricchezza dei servizi offerti. Si tratta di oltre 8 chilometri di spiaggia attrezzata con stabilimenti balneari, attrattive per i bambini, pronto soccorso e bagnini patentati. La sabbia è sottile ed è anticipata da una profonda e lussureggiante pineta, dove rifugiarsi quando la calura estiva è eccessiva.
Nel Parco del Delta del Po, dalla parte veneta, oltre a Rosolina ci sono altre spiagge, alcune dal fascino straordinario. Sono l’isola del Bacucco, Barricata e Boccasette.
Al Bacucco, nel comune di Ariano Polesine, si arriva da Gorino Sullam. Qui si può prendere la barca o il traghetto e arrivare dall’altra parte della costa. La chiamano anche l’Isola dell’Amore, perché da sempre i giovani pescatori vi si recano con le loro fidanzate.
La Barricata è nel comune di Porto Tolle. Si arriva alla sua spiaggia attraversando un ponte mobile di barche. In realtà si tratta proprio di un’isola posta tra il Po di Tolle ed il mare. A due passi dal suo porto, il paesaggio di qui si fa ancora più suggestivo per la presenza delle cavane, che sono i ricoveri per le barche, e per l’emergere dal mare degli steccati di legno che servono per l’allevamento dei mitili. Qui le chiamano le peociare. Anche la spiaggia di Boccasette è nel comune di Porto Tolle. Si trova su uno scanno, cioè su di un’isola formata da sabbia e modellata dal vento e dalle onde, caratterizzata al proprio interno da una fitta vegetazione e dai canneti. La sua funzione è difendere la laguna dal mare.
Anche alla spiaggia di Boccasette si arriva da un ponte di legno, che sovrasta una valle. Nella spiaggia ci sono stabilimenti balneari con bar, ristoranti e servizio di ristoro. mare e della sabbia sottilissima, si gode di una natura ancora poco toccata dalla presenza dell’uomo e da un profumo intenso di salsedine. Verso mezzogiorno o sul far della sera, è il profumo del pesce fresco servito nei punti ristoro della spiaggia a farsi irresistibile e invitante. E’ il pesce del Delta: una delizia che piace ai grandi e fa bene ai bambini. E se la spiaggia dopo i giochi d’acqua e i castelli di sabbia diventa monotona, dall’altra parte del mare, verso la terra, risalendo i rami del fiume Po, che in queste terre trova la sua foce, si entra in una varietà di ambienti che non si finisce di scoprire. Sono le valli, le lagune, le golene, le dune fossili o collinette sabbiose che anticamente erano le linee di costa. In questi ambienti vivono circa 300 specie diverse di uccelli. Tra loro : il cormorano, la cicogna, il fenicottero rosa, l’airone cenerino, il cigno, il nibbio, la pernice rossa, l’aquila di mare, il gabbiano, il martin pescatore, il falco di palude. Quasi 500 sono gli esemplari tra mammiferi, anfibi, rettili. E la vegetazione è ricchissima. Che bello il nostro Delta!
In ognuna delle spiagge del Delta, oltre a godere del mare e della sabbia sottilissima, si gode di una natura ancora poco toccata dalla presenza dell’uomo e da un profumo intenso di salsedine. Verso mezzogiorno o sul far della sera, è il profumo del pesce fresco servito nei punti ristoro della spiaggia a farsi irresistibile e invitante. E’ il pesce del Delta: una delizia che piace ai grandi e fa bene ai bambini. E se la spiaggia dopo i giochi d’acqua e i castelli di sabbia diventa monotona, dall’altra parte del mare, verso la terra, risalendo i rami del fiume Po, che in queste terre trova la sua foce, si entra in una varietà di ambienti che non si finisce di scoprire. Sono le valli, le lagune, le golene, le dune fossili o collinette sabbiose che anticamente erano le linee di costa. In questi ambienti vivono circa 300 specie diverse di uccelli. Tra loro: il cormorano, la cicogna, il fenicottero rosa, l’airone cenerino, il cigno, il nibbio, la pernice rossa, l’aquila di mare, il gabbiano, il martin pescatore, il falco di palude. Quasi 500 sono gli esemplari tra mammiferi, anfibi, rettili. E la vegetazione è ricchissima.
Da visitare:
Il regno delle ocarine
Senza dubbio uno dei luoghi da far visitare ai bambini, dopo una gita al mare nel Delta del Po, è il Museo laboratorio delle Ocarine di Benvenuto e Giuseppina Fecchio. Si trova in via Bologna in località Grillara di Ariano Polesine. Inserito nel Sistema museale provinciale, quello di Grillara è secondo in Italia dopo quello di Budrio. Mostra centinaia di ocarine diverse, tutte in terracotta e tutte capaci di intonare suoni diversi. Qualcuno le chiama fischietti, ma in realtà dei fischietti sono la derivazione. Appartengono, infatti, alla famiglia dei ‘flauti globulari’. Le ha create per la prima volta a Budrio il musicista Giuseppe Donati, era il 1836. Ma è certo che strumenti in terracotta capaci di emettere suoni fossero costruiti fin dall’antichità. Le Ocarine esposte a Grillara parlano di un pezzo di storia del Polesine e della famiglia Fecchio, rimasta l’unica in loco a costruirle, e testimoniano di un tempo e di una luogo impastati di terra e acqua e tanti sogni.
www.ocarinedelpo.it